MILANO - L'annuncio dell'offerta pubblica di scambio volontario lanciata da Mediobanca nei confronti di Banca Generali non ha sorpreso troppo il mondo finanziario. L'operazione era stata studiata da tempo (fin dalla fine del 2020, ndr); si attendeva soltanto il momento opportuno per il lancio. E quale frangente migliore è questo nel quale il mondo della finanza mondiale è in una sorta di subbuglio pilotato?
L'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, ha previsto che il brand dell'istituto triestino sarà destinato ad essere sostituito a breve. D'altra parte, la procedura piace da sempre a Piazzetta Cuccia che - si ricorderà - ha trasformato ad inizio 2024 il "simpatico" Chebanca! nel più "istituzionale" Mediobanca Premier.
Ma l'operazione complessiva non è solo una questione di marchi. L'attrattiva è data principalmente dalla tipologia di clientela, simile in entrambi gli istituti, e dai canali commerciali e distributivi soprattutto sul fronte dei prodotti assicurativi (vita e non vita).
Luigi Giorgetti
Il brand Banca Generali ha i giorni contati dopo l'offerta pubblica di scambio lanciata da Mediobanca
