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On. Giancarlo Giorgetti

 

MILANO - Sulla spinosa questione del cosiddetto Preventivare Ivass, disciplinato al momento da quanto disposto dal Regolamento n. 51 del 21 giugno 2022 dell’Istituto di vigilanza, interviene in queste ore il Sindacato nazionale agenti di assicurazione attraverso una nota ufficiale a firma del Presidente Claudio Demozzi, trasmessa al Ministro dello Sviluppo economico on. Giancarlo Giorgetti.
"Come risulta chiaro (anche) dalla lettura dell’art. 106 del Codice delle Assicurazioni, - argomenta Demozzi - l’attività di consulenza, informazione, acquisizione dei dati dei clienti, rientra nella definizione di distribuzione assicurativa e quindi costituisce attività svolta dagli agenti assicurativi professionisti, che si traduce quindi in una vera e propria guida professionale e di indirizzo nelle scelte assicurative degli utenti. Gli agenti di assicurazione, iscritti nella Sezione A del Registro Unico degli Intermediari (RUI), qui rappresentati collettivamente dallo Sna, hanno oggi in definitiva un compito più ampio di quello tradizionalmente individuato dall’art. 1742 c.c., che non è più soltanto quello di proporre la vendita di polizze di una o più compagnie, ma, principalmente, quella di consigliare il cliente verso il prodotto migliore che il mercato può offrire per soddisfarne le esigenze. Questa consulenza, pre-contrattuale e contrattuale, viene abitualmente svolta dagli agenti con modalità ed in termini qualitativi e quantitativi che dipendono da vari fattori, caratterizzanti la professionalità e più in generale i requisiti professionali di ciascun singolo professionista.
Come tali, risultano difficilmente omogeneizzabili e generalizzabili. Le forzature in questa direzione finiscono per deprimere, mortificare, ostacolare lo sviluppo professionale degli agenti e dell’intera filiera distributiva agenziale, che coinvolge quaranta mila lavoratori dipendenti e duecento mila collaboratori autonomi (iscritti alla sezione E del Registro Unico degli Intermediari RUI)".
Lo Sna sviluppa, inoltre, un'ulteriore serie di argomentazioni tecniche sulla base delle quali il Regolamento Ivass n. 51 (art. 3, n.1, lett. d) parrebbe violare i principi di proporzionalità e minor sacrificio delle categorie vigilate, ne comprimerebbe l’operatività e la facoltà di sviluppo e crescita (in violazione dell’art. 191 del CAP), danneggerebbe la categoria degli agenti plurimandatari e degli agenti in generale, "istituendo di fatto un significativo vincolo allo sviluppo del plurimandato, realizzando una palese disparità di trattamento nell’ambito della categoria degli intermediari assicurativi. Va poi osservato - prosegue Claudio Demozzi - che il meccanismo di preventivazione voluto dall’art. 132/bis del CAP e, come visto, amplificato dall’Ivass nell’ambito del Regolamento 51, seppur lodevole nei suoi intenti, rappresenta, nella pratica, uno strumento totalmente inefficace ai fini di una corretta e consapevole informazione degli utenti, per le ragioni che abbiamo più volte rappresentato sia all’Ivass che al vostro Ministero".
Il Sindacato chiede dunque un incontro urgente al fine di poter illustrare la gravità della situazione e le iniziative, anche giudiziarie, che lo Sna intende intraprendere nei prossimi giorni a salvaguardia degli interessi legittimi degli agenti di assicurazione professionisti italiani.
Luigi Giorgetti

Link alla Lettera dello Sna al Ministro dello Sviluppo Economico

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