TORINO - Si è tenuta a Torino, nella giornata di mercoledì 18 giugno, la 9ª tappa del Tour Sna 2025 con tema “Il lato oscuro delle norme: la reazione – Dalla parte dell'assicurato”.
Villa Glicini, storico centro di scherma del capoluogo torinese, è stato il punto di ritrovo dei circa 120 convenuti, giunti da tutte le provinciali del Piemonte e della Val d'Aosta; quadri sindacali, ma anche agenti iscritti, collaboratori e colleghi non iscritti al Sindacato: un momento di massima apertura per consentire, a chi voleva cogliere l'occasione, una pagina di formazione importante in un momento sempre più delicato di relazione con gli assicurati.
L’arrivo, con i consueti saluti ai colleghi ritrovati e l’accredito per poter fruire le ore formative, hanno dato inizio ai lavori. Dopo un breve saluto di Maria Teresa Ruffilli (Presidente della provinciale ospitante), e di Silvia Aluffi, Coordinatrice regionale (autentica cinghia di trasmissione delle Regioni interessate), la parola è passata a Gianluigi Grieco dell’Ufficio legale di Sna che ha esposto per sommi capi le modifiche negli obblighi di informativa pre-contrattuale, in pratica il nuovo documento unico. Un passo verso la riduzione degli stampati da consegnare nella fase precedente all’emissione di un contratto, nell'ottica della semplificazione, senza pregiudicare la chiarezza e la comprensione dei clienti poco avvezzi a normative e terminologie, ma che sempre più devono aumentare la consapevolezza dei servizi che stanno acquistando e soprattutto dell’importanza di farlo con professionisti preparati.
Un paio di interventi di partner istituzionali del Sindacato e poi la relazione di Betty Ferraro componente dell’Esecutivo Nazionale Sna che ha esposto i punti salienti di un tema quanto mai attuale e sentito: i subentri agenziali. Come gestire il ricambio generazionale, le variazioni della compagine societaria e le cessazioni dell'attività. Una sorta di Bignami comportamentale da adottare in un momento di transizione o di chiusura del rapporto di agenzia, sicuramente delicato, con un occhio di riguardo rivolto ai clienti e uno attento dedicato alle mandanti che intravedono l’occasione di poter disporre a piacimento dei frutti del lavoro di una vita dell’agente cessante.
Un'altra pausa commerciale ha introdotto l’ultimo relatore della mattinata, un relatore d'eccezione trattandosi del Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi. Il tema da lui esposto è un altro di quelli che dovrebbero farci saltare sulle sedie, ma forse non abbiamo ancora compreso appieno la portata negativa nei confronti della clientela e le potenzialità altamente distruttive nei confronti del nostro operato: lo ius variandi. Non si tratta “solo" della riforma in pejus dei contratti in occasione del rinnovo, attiene piuttosto alla nostra responsabilità consulenziale che ci deriva dalle normative, Idd in testa.
Diversi sono stati gli esempi del modus operandi delle maggiori compagnie da noi rappresentate e altrettanti esposti nelle sedi opportune, Ivass in primis, ad opera di Sna per cercare di bloccare il fenomeno e tornare a parlare di contratti sostenibili dalla parte delle compagnie e anche da quella della clientela con parametri oggettivi e non soggettivi oltre che unilaterali.
La pausa pranzo è stata l’occasione per riprendere fiato, peraltro in una giornata di caldo particolare, e di confrontarsi fra colleghi su problematiche simili anche se, contestualizzate sul territorio di ognuno, assumono aspetti decisamente diversi.
La ripresa dei lavori nel pomeriggio si è svolta a ranghi ridotti, presenti solo i quadri delle varie sezioni Provinciali. Oggetto del momento, la formazione proprio dei quadri sindacali e delle cariche da essi rappresentate. In alcuni passaggi ci sono stati interventi accesi e passionali, senza esclusione di colpi, che il nostro Presidente ha colto relazionando in merito con grande trasparenza. Peccato davvero che non si siano registrati questi momenti: sarebbero senz’altro stati molto istruttivi verso quei colleghi che all’interno della nostra casa comune, il Sindacato, optano per lavorare dietro le quinte creando malumori e acredine, invece di dedicarsi all’esercizio del confronto democratico, anche duro, ma sempre costruttivo.
La decisione unanime di intraprendere la strada di una formazione puntuale e di qualità, nei confronti dei soggetti coinvolti in ogni incarico, ha portato al termine dei lavori.
Un ultimo brindisi e i saluti prima del rientro hanno concluso una giornata sicuramente lunga ed impegnativa, eppure pregna di spunti e nuovi propositi per migliorare l'operato di tutti, arrivederci al prossimo appuntamento.
Marco Becchio
Il Tour Sna 2025 fa tappa a Torino e registra il tutto esaurito
