MILANO - Una recente sentenza del Tribunale di Sciacca (Agrigento) ha visto Poste Italiane condannata a risarcire due clienti ai quali non erano state fornite adeguate informazioni al momento dell'acquisto di prodotti finanziari di investimento. La vicenda risale al 2007, quando i due avevano sottoscritto quattro buoni fruttiferi di Poste Italiane del valore di mille euro ciascuno. Al momento della richiesta di rimborso, nel 2021, si erano visti negare la restituzione a causa della prescrizione decennale.
Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca nel ribaltare la sentenza di primo grado, dà ragione ai ricorrenti. Il giudice riconosce in sentenza che Poste Italiane non aveva consegnato ai clienti il prospetto informativo al momento della sottoscrizione dei buoni, violando così specifiche disposizioni del Codice Civile e un decreto del Ministero del Tesoro. Tale mancanza di informazione - si legge - ha generato una responsabilità extracontrattuale a carico di Poste Italiane, con il conseguente diritto al risarcimento da parte dei sottoscrittori.
Questa sentenza sottolinea un aspetto cruciale nel settore finanziario: l'importanza della trasparenza e della completezza delle informazioni fornite ai consumatori. Il prospetto informativo è un documento fondamentale che contiene tutte le informazioni necessarie per valutare un investimento, compresi i rischi e le modalità di rimborso. Questa vicenda mette in evidenza come sia fondamentale che i prodotti assicurativi e finanziari siano distribuiti solo da professionisti qualificati. Gli agenti assicurativi e i consulenti finanziari hanno il dovere di informare in modo chiaro e completo i propri clienti, documentando la consegna delle informazioni e agendo sempre in modo trasparente.
Questa sentenza dovrebbe far riflettere chi, fino a poco tempo fa, sedeva sulla poltrona di comando di Ania. Ricorda a tutti che i prodotti assicurativi non sono semplici francobolli da vendere al banco e richiedono una comprensione approfondita, una spiegazione chiara e una consulenza personalizzata. Questo vale soprattutto per prodotti delicati come le polizze sanitarie e i fondi sanitari integrativi, strumenti sempre più importanti per la tutela della salute del consumatore e necessitano pertanto di un'attenzione particolare. Non si possono proporre con leggerezza, come se fossero un prodotto di consumo qualsiasi, visto che la salute è un bene prezioso e le decisioni che la riguardano vanno valutate con consapevolezza. Ecco perché è fondamentale che chi vende questi prodotti abbia la preparazione adeguata, la capacità di ascolto e la volontà di comprendere le esigenze specifiche di ogni cliente. Solo così si può offrire un servizio utile agli interessi di chi si affida alla sua professionalità.
Tiziano Salerno
Poste Italiane condannata per mancanza di informazioni ai clienti al momento dell'acquisto di buoni fruttiferi
