♦ È stato un Congresso, il 56°, in cui è stato riletto il percorso che la nostra comunità ha compiuto nel tempo. Non solo quello di una militante o di un militante non quello del Presidente o del suo esecutivo, ma quello dell’intero
Sna, di noi. Questo Congresso ha assunto poi un significato particolare, per il clima di dibattito al nostro interno. È emersa la chiara volontà di continuare a innovare per trasformare il desiderabile, nel possibile senza confondere l’essenziale e il rinunciabile e forte è riecheggiare la parola Autonomia.
Si dice che un lungo viaggio si comincia col muovere un piede, quel viaggio, ormai è iniziato e nessuno lo vuole interrompere. L’autonomia è l’unico strumento di sviluppo positivo per la nostra categoria, un’autonomia riconoscibile identificata con il logo Sna, visibile e compresa dai nostri interlocutori, tutti. Quell’autonomia responsabile, che, appunto, è già in cammino, che sente il significato delle lotte passate e di quelle che sosterremo per ottenerla. E questo congresso ha anche deciso il leader che sappia amministrare efficacemente le esigenze del presente, e precorrere le condizioni per un futuro prospero per Noi Agenti. Un'autonomia consolidata!
Un'autonomia responsabile che faccia conto sulle proprie forze, senza lasciare ad altri corpi estranei il nostro destino. Un';autonomia dialogante, aperta al confronto e alla contaminazione. Quella delle associazioni consumeristiche della cultura degli Atenei, con uno slancio in avanti inarrestabile.
Alessandro Ceccarelli
L'autonomia è la vita
