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Chiara Modestini riceve la targa commemorativa dedicata a suo padre Lucio


AREZZO - Si è riunito il 12 marzo us, in seconda convocazione, il Comitato Regionale Sna della Toscana che per Statuto si deve tenere almeno un mese prima del Comitato Centrale, che quest’anno si terrà a Montecatini Terme il prossimo 10 aprile. All’ordine del giorno l’espletamento degli obblighi statutari in vista riferiti all’89° CC, unitamente alla discussione circa la proposta di un corso formativo su Fondo Pensione Agenti e Cassa Previdenza per i quadri sindacali della Toscana.
Per una volta però il punto più importante sotto l’aspetto sindacale, ma soprattutto umano, ideato e voluto fortemente dal Coordinatore Regionale Franco Domenico Staglianò, è stato quello di ricordare Lucio Modestini, alla presenza di sua figlia Chiara e di suo genero.
Dal Comitato della Toscana infatti, terra dove Lucio ha vissuto, è partita la proposta di istituire una borsa di studio universitaria per ricordare il collega che naturalmente l’Esecutivo Nazionale ha approvato facendo conseguentemente partire, tramite l’Università Cattolica di Milano, l’iter burocratico necessario all’istituzione della borsa di studio stessa, con la realizzazione di un bando che necessiterà di tempi tecnici abbastanza lunghi per essere impiantato. Al termine della procedura potrà poi essere assegnato il contributo del valore di 1.500 euro, con cui verrà premiato il miglior studente, anche negli anni a venire, del corso di laurea in scienze bancarie e assicurative.
All’incontro non ha potuto prendere parte il Presidente nazionale Claudio Demozzi che però tramite una mail inviata a Staglianò ha dichiarato: "Ti prego di scusare la mia assenza con i presenti e di stringere in un affettuoso abbraccio i familiari di Lucio a nome mio personale e di tutta la categoria che come sai cerco di rappresentare con tutto l'impegno e la passione che posso. Ti ringrazio e ti auguro un'ottima riuscita dell'evento".
La riunione si è tenuta nella sede di Arezzo della Finital Spa, l’agenzia presso la quale Lucio lavorava e ad essa sono intervenuti anche i quadri sindacali dell’Umbria, terra natia di Lucio. Modestini è stato per tutti coloro che hanno vissuto il Sindacato ed hanno avuto a cuore le sorti dello stesso, una figura fondamentale, perché come ricordato dal Vice Presidente Sna Sergio Sterbini, "Lucio ha lavorato in maniera determinante in tanti importanti capitoli della storia sindacale, collaborando attivamente ad innumerevoli tavoli di lavoro e commissioni, dalla cassa previdenza agenti all’A.N.A., compreso l’ultimo incarico a Presidente del Fondo Pensione Agenti, che ha gestito con competenza e passione. Per questo abbiamo il dovere di ricordarlo con affetto prima ancora che per rispetto".
Presente alla cerimonia anche Francesco Libutti che durante il suo intervento ha confessato ai presenti di "sentirsi ancora molto vicino a Lucio, sia per aver ereditato il suo incarico di Presidente al Fondo Pensione, ma soprattutto per averlo conosciuto anche in fasi non semplici del Fonage instaurando con lui, probabilmente proprio per questo, una profonda e sincera amicizia". Visibilmente commosso ha poi concluso il suo intervento dichiarando che sarà sempre presente tutte le volte che sarà invitato ad eventi che lo riguarderanno.
Significativo poi l’intervento del direttore delle testate giornalistiche del Sindacato Roberto Bianchi il quale ha voluto ricordare come il Presidente nazionale Claudio Demozzi per conto del Sindacato e la stampa sindacale "si siano schierati fin dal primo momento a fianco del collega Lucio nel difenderlo dalle infondate accuse che gli venivano mosse e dai tentativi di metterne in discussione l’operato come Presidente del Fondo Pensione. In una fase così delicata il Sindacato seppe immediatamente, ancora una volta, scegliere da quale parte stare".
Molto bello anche il ricordo di Riccardo Caverni Presidente della provinciale di Arezzo a cui apparteneva Lucio, che lo ha ricordato parlando della sua amicizia vissuta da giovane assicuratore, con l’esperto Lucio che non gli faceva mai mancare i suoi preziosi consigli, così come pure quello di Norberto Droandi, caro amico di Lucio, che lo stesso definiva scherzosamente il suo “autista”, che nel ruolo di accompagnatore negli innumerevoli viaggi fatti insieme, potrà portare con sé gli innumerevoli ricordi che vanno dalle vere e proprie lectio magistralis, fino ad arrivare ai tanti buffi aneddoti, in cui Lucio, da persona intelligente quale era, riusciva a primeggiare con grande maestria.
Al di là poi delle singole espressioni di affetto, cosa ha significato Modestini per il Sindacato lo hanno poi dimostrato, anche in questa occasione, le tante parole di stima con cui i colleghi presenti lo hanno voluto formulare. In tutti loro il denominatore comune è stato l’entusiasmo con cui egli affrontava qualsiasi tema sindacale, avendone la capacità per farlo data dalla profonda conoscenza dei temi trattati, unitamente ad una non comune arte oratoria, arricchita dai suoi indimenticabili aneddoti. Anche questo contraddistingueva i suoi discorsi pubblici, che riuscivano così a carpire sempre l’attenzione di tutti. Insomma Lucio non era una persona banale, così che ognuno aveva sempre qualcosa da imparare e proprio per questo avevamo tutti sempre voglia di ascoltarlo.
La targa commemorativa in ricordo di Lucio Modestini

La giornata si è poi conclusa con l’incontro con Chiara figlia di Lucio che, accompagnata dal marito, ha ricevuto dal Coordinatore Regionale Staglianò una targa commemorativa in ricordo dell’amico Lucio. Nel suo saluto Chiara ha commosso i presenti, ringraziando di cuore per questo riconoscimento, proprio perché suo padre non viveva di ricchezze materiali, ma di stima e apprezzamento della sua persona da parte degli altri. "Per questo - ha sottolineato Chiara Modestini - nel momento più difficile della sua carriera era dispiaciuto e soffriva molto delle perfidie che alcuni colleghi che, aggiungo io, stento a definire tali, gli ebbero a riservare ingiustamente". Chiara si è detta "molto felice che il Sindacato abbia istituito la borsa di studio in memoria di mio padre, proprio perché quando era giovane a soli vent’anni si arruolò nella Marina Militare, imbarcandosi addirittura sulla famosa Amerigo Vespucci, con desiderio di studiare, per poter un giorno diventare ingegnere, un sogno che però la vita poi non gli ha permesso di realizzare. Ecco che l’istituzione di una borsa di studio in sua memoria è come una rivincita per lui per aver dovuto interrompere gli studi in quanto troppo costosi. Ancora una volta, mio padre ci ha resi orgogliosi di lui".
È stata una giornata molto bella dal punto di vista umano, carica di sentimenti positivi nei confronti di una persona che ci ha lasciato, ma che vive ancora, attraverso la sua memoria, nella famiglia sindacale Sna. Con l’istituzione della borsa di studio a lui dedicata si avrà modo ogni anno di ricordare la figura di Lucio Modestini, come avverrà certamente già dal prossimo Comitato Centrale, che si terrà proprio nella sua amata Toscana.
Andrea Pieri


Un momento dell'incontro

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