Domenica, 28, Apr, 1:50 PM

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MILANO - Tabella unica per le gravi invalidità: per il Consiglio di Stato il parere dei consumatori e del CNCU è più importante di quello di Ivass. Sna e 7 associazioni dei consumatori nazionali (Adusbef, Assoutenti, Codici, Casa del Consumatore, Confconsumatori, Lega Consumatori e Movimento consumatori) prendono atto con soddisfazione del recente provvedimento del Consiglio di Stato che ha sospeso il proprio giudizio sulla Tabella Unica Nazionale relativa ai risarcimenti per le macroinvalidità.
Il massimo organo della giustizia amministrativa ha rilevato incongruità e poca chiarezza nel provvedimento che avrebbe dovuto rifarsi ai parametri riconosciuti validi dalla giurisprudenza, ossia dalle Tabelle di Roma e Milano. Tuttavia, il provvedimento presentato dal Governo al Consiglio di Stato sulla base di una proposta dell’Ivass di circa tre anni fa è stato bocciato perché - in concreto - costituisce una riduzione del livello di tutela dei danneggiati da sinistro stradale e malasanità visto che riduce complessivamente gli importi liquidabili.
Per le associazioni la tutela delle vittime da sinistro stradale è prioritaria rispetto ai bilanci delle società. "Difatti, - sottolinea lo Sna - il Consiglio di Stato ha osservato che la documentazione dell’Ivass sulla quale si basa la proposta normativa e temporalmente datato, carente di dati aggiornati circa la frequenza degli eventi dannosi e il numero di detti sinistri. Del tutto assente un'analisi macroeconomica sull’impatto della normativa sui bilanci delle imprese e sulle tariffe".
Le associazioni prendono atto con soddisfazione "che il Consiglio di Stato ha ribadito che prima dei bilanci delle compagnie vengono i diritti costituzionali delle vittime di sinistro e di reato: una normativa che deve tenere conto della sostenibilità del sistema deve essere approfondita sotto il profilo macroeconomico. Approfondimento che è del  tutto mancato in un quadro dove i profitti e le imprese restano elevati e i premi crescono ben oltre l’inflazione".
Agenti di assicurazione e associazioni dei consumatori ritengono anacronistico e sbagliato continuare nel trend trentennale che ha visto il passaggio da un sistema di premi amministrati a uno di risarcimenti amministrati. "Tagliare i risarcimenti - prosegue la nota Sna -non serve come dimostrano anni di inutili provvedimenti legislativi, occorrono invece nuovi e diversi provvedimenti che possono incidere effettivamente sul mercato dell’Rcauto e dei premi di polizza.
Il Sindacato nazionale agenti di assicurazione e le altre associazioni di consumatori chiedono:
a. Provvedimenti tesi a migliorare la concorrenza di un mercato assicurativo ormai oligopolistico ove le prime 4 compagnie detengono il 70% del mercato;
b. Di riformare l’autorità di Vigilanza Ivass per rendere la sua attività maggiormente volta alla tutela degli assicurati e dei danneggiati operando con sempre maggiore indipendenza, imparzialità e trasparenza nei propri procedimenti
c. La riforma complessiva del sistema bonus malus
d. La riforma del risarcimento diretto, foriero di aumento dei costi e di opacità tra imprese
Stante l’invito del Consiglio di Stato le associazioni auspicano che Governo e Parlamento aprano una discussione a 360 gradi con tutta la filiera favorendo e valorizzando però le legittime e generali istanze dei consumatori/assicurati/danneggiati ovvero delle famiglie italiane.
"Ancora una volta - ha dichiarato Claudio Demozzi, Presidente Nazionale Sna - gli agenti professionisti concordano pienamente con le associazioni consumeristiche sulla necessità di tutelare gli interessi del danneggiato, mentre Ivass sembra riservare maggiore riguardo alla sostenibilità del mercato".
La Redazione

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