♦ Negli ultimi tempi stanno arrivando in redazione segnalazioni sempre più numerose e preoccupanti riguardo alle nuove condizioni contrattuali CVT proposte da alcune compagnie assicurative in abbinamento alle polizze Rcauto. Sembra che alcune di queste abbiano introdotto dei sotto limiti assicurativi particolarmente stringenti, mettendo a rischio la tutela degli automobilisti.
La franchigia, da sempre considerata una sorta di "costo sociale" che l 'assicurato deve sostenere per accedere a una copertura assicurativa, viene spesso presentata come un meccanismo di ripartizione del rischio tra compagnia e cliente. In teoria, l'assicuratore si assume i danni più gravi, mentre l 'assicurato quelli di minore entità. Questo sistema, secondo la logica tradizionale, dovrebbe contribuire a contenere i premi e rendere l 'assicurazione più accessibile.
Ma è davvero così?
Dalle segnalazioni che ci giungono, sembra che alcune compagnie stiano stravolgendo questo equilibrio, introducendo sotto limiti che riducono drasticamente la copertura assicurativa e quindi gli eventuali risarcimenti, anche in caso di sinistri di una certa gravità. Questo significa che, in presenza di un incidente, l 'assicurato potrebbe trovarsi a dover affrontare spese ingenti, ben oltre la franchigia prevista, compromettendo la sua stabilità economica.
Perché questa deriva?
Ci si chiede quali siano le ragioni che spingono alcune compagnie a adottare pratiche così aggressive. Si tratta di una mera ricerca del profitto a discapito della tutela del consumatore, oppure di una reinterpretazione delle norme assicurative?
Un dossier per fare chiarezza.
La redazione de L'Agente di Assicurazione ha deciso di approfondire questa problematica e di raccogliere tutte le testimonianze e i documenti utili a comprendere la portata del fenomeno. Stiamo lavorando alla realizzazione di un dossier che sarà pubblicato nel prossimo numero della rivista.
Chiediamo quindi a tutti i colleghi di segnalarci eventuali casi di sotto limiti nelle nuove polizze Rcauto e CVT. Potete inviarci la vostra documentazione all'indirizzo e-mail snaserviceyt@gmail.com. Tutte le informazioni saranno trattate con la massima riservatezza e in forma totalmente anonima.
È fondamentale che le nostre voci si uniscano nella voce unica dello Sna per denunciare queste pratiche affaristiche e tutelare i diritti dei consumatori, oltreché la nostra professionalità in qualità di consulenti del cliente. Diffondete questa chiamata tra i vostri colleghi e aiutateci a fare luce su una questione che riguarda tutti noi.
Tiziano Salerno