MILANO - Da alcuni anni si discute di come riaprire la negoziazione aziendale sulle tabelle provvigionali imposte dalle compagnie alle reti agenziali. Dopo vari approfondimenti scientifici, il Sindacato ha calcolato i riconoscimenti economici minimi che possano garantire l’equilibrio di medio lungo periodo alle agenzie assicurative italiane, strette nella morsa di un aumento continuo, ormai incontenibile, dei costi ed una costante riduzione delle provvigioni.
“Sono così state diramate delle tabelle provvigionali ipotetiche, al di sotto delle quali la sopravvivenza degli Intermediari delle assicurazioni è messa davvero in discussione”, ci spiega il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi. “Per l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, però, queste tabelle potrebbero rappresentare una violazione della normativa antitrust -continua Demozzi - per cui siamo stati invitati a rimuoverle da Snachannel e ad informare i nostri associati che, testualmente, gli agenti dovrebbero invece decidere autonomamente il valore delle provvigioni delle proprie prestazioni professionali”.
Non tutto il male viene per nuocere. Secondo il Presidente Demozzi “l’Antitrust chiarisce che dovrebbe essere compito di ciascun agente negoziare le proprie provvigioni, ignorando forse quanto lo squilibrio di forza contrattuale che intercorre tra un agente ed una compagnia mandante impedisca di fatto qualsiasi negoziazione sul punto. Tuttavia, questo chiarimento ci permette di vedere il bicchiere mezzo pieno: è senz’altro uno stimolo ulteriore alla rinegoziazione su base aziendale delle ormai vetuste ed insufficienti aliquote provvigionali”.
Ora, a quanto pare, toccherà ai Gruppi Aziendali Agenti far sentire la loro voce, uscendo dalla logica dei sistemi più o meno premianti e degli incentivi, per stabilire nuove tabelle provvigionali al passo con i tempi e con l’Europa.
La Redazione
La lettera Sna agli agenti LINK