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Claudio Demozzi

 

MILANO - Il fenomeno dell'abbinamento di polizze all'atto della sottoscrizione di mutui e finanziamenti bancari è oramai la regola, così come però i ripetuti tentativi da parte degli istituti di credito di agganciare al prestito contratti assicurativi di compagnie loro partner. Ma è prassi consolidata e scandalosa da parte di molti, troppi sportelli bancari, il sottacere sul fatto che il contraente il mutuo possa scegliersi in autonomia la polizza e l'impresa assicurativa. Senza parlare delle clausole e delle condizioni di polizza, relegate - se va bene - a meri dettagli all'atto della firma delle decine di moduli per l'accensione del mutuo.
In questo contesto si inserisce la missiva trasmessa ad IvassBankitaliaAgcm e Mi.Se da parte del Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi. "Il Sindacato nazionale agenti di assicurazione - scrive Demozzi - da quasi dieci anni espone e segnala i numerosi comportamenti messi in atto da alcuni tra i principali istituti bancari che operano nel nostro Paese, che possono costituire gravi violazioni alle norme comportamentali del settore. Abbiamo preso atto ed apprezzato i vostri ripetuti interventi al riguardo, che però non sono risultati risolutivi e che non hanno impedito il perdurare di numerose pratiche commerciali spesso attuate da sportellisti bancari (a volte definiti impropriamente “consulenti assicurativi”) indotti a simili comportamenti da una dirigenza a volte più concentrata sull’ottenimento di ambiziosi obiettivi produttivi che sulla qualità del servizio offerto alla clientela. Come noto, questa conclusione è stata oggetto di specifiche denunce diramate, anche a mezzo stampa, dalle principali Associazioni sindacali dei lavoratori bancari".
"Più nello specifico - prosegue il Presidente Demozzi - molti comportamenti commercialmente critici vengono segnalati con riguardo alle polizze assicurative legate ai mutui e ai prestiti. Si tratta di coperture vendute in molti casi in abbinamento a finanziamenti, mutui, aperture di credito, ma anche in occasione della rinegoziazione di tali concessioni di credito, a volte dietro promessa, più o meno esplicita, di iter agevolati o di “scorciatoie” nell’approvazione della pratica. La maggior parte di queste polizze viene stipulata al momento della conclusione del contratto di mutuo o di finanziamento, al quale sono direttamente o indirettamente connesse e, spesso, prevedono un premio unico che si aggiunge al capitale finanziato. Questi ulteriori contratti possono essere molto costosi, fino ad incidere pesantemente sul finanziamento, specie quando sono abbinati a mutui di lunga durata e, in genere, prevedono ricarichi provvigionali a vantaggio della banca che li intermedia, a volte elevati. Parliamo di un segmento di mercato molto ricco, sia per le banche intermediarie che per le compagnie assicuratrici e che, nonostante i ripetuti richiami dei Regolatori, appare ancora caratterizzato da poca trasparenza e da una particolare aggressività commerciale nella fase distributiva".
Lo Sna chiede un intervento urgente al fine di ripristinare la corretta attività agli sportelli bancari. Per questo Demozzi sollecita una nota delle autorità competenti da trasmettere alle banche nella quale venga ribadito formalmente
1) che gli istituti bancari sono tenuti a comunicare formalmente ai clienti, prima della concessione di qualsiasi credito/finanziamento/mutuo, che si tratta di polizze facoltative, che in nessun modo il cliente potrà essere obbligato a sottoscrivere e che la concessione del finanziamento non potrà in alcun modo essere subordinata alla stipula di una o più polizze intermediate dalla banca; 
2) che gli istituti bancari sono tenuti a comunicare formalmente ai clienti, prima della concessione di qualsiasi credito/finanziamento/mutuo, che per quanto attiene alle polizze tipicamente collegate a beni oggetto di garanzia (ipotecaria, ad esempio), se il cliente ha già una copertura dello stesso genere o intende reperirla presso un’assicurazione diversa, il finanziatore è obbligato ad accettare la polizza prescelta dall’assicurato, senza variare i termini e le condizioni del finanziamento, a patto che essa preveda contenuti minimi corrispondenti a quelli offerti dalla Banca. Prima di sottoscrivere la polizza offerta dalla banca o dalla finanziaria, il cliente avrà quindi il diritto di confrontarla con altre offerte pervenute da altri intermediari assicurativi (agenti o broker);
3) che la banca è obbligata ad informare chiaramente il cliente su tutti i costi gravanti sulle polizze offerte, incluse le provvigioni di intermediazione e le commissioni dirette ed indirette riconosciute alla banca dalla compagnia emittente;
4) che la banca deve astenersi dal proporre alla clientela l’adesione a polizze collettive, spesso effettuata mediante formulari riassuntivi che non espongono le caratteristiche e le clausole contrattuali nella loro interezza.
"Evidenziamo altresì - conclude il Presidente nazionale Sna - come sia necessaria una riflessione sulle conseguenze della generale adozione, da parte delle banche, del metodo di pagamento anticipato in unica soluzione per tutta la durata contrattuale che, spesso, è decennale od oltre, del costo della polizza. Abbiamo ragione di ritenere che questa prassi sia potenzialmente dannosa per i consumatori e foriera di un nutrito contenzioso. I dati sulle sanzioni amministrative irrogate alle principali banche italiane, inducono a ritenere che la distribuzione assicurativa sia un’attività che richiede presidi professionali e deontologici che, a tutt’oggi, non sembrano appartenere al mondo della bancassicurazione. Ne deriva la convinzione che la normativa di settore vada riconsiderata, ponendo precisi limiti e confini alla distribuzione assicurativa quando operata da soggetti diversi dagli intermediari professionali (agenti e broker di assicurazione)".
Luigi Giorgetti

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