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MILANO - Non ci sono modifiche sostanziali al funzionamento del Preventivass nel testo di riforma della Rcauto pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il Governo, nelle premesse, aveva indicato di aver tenuto conto dei pareri delle Commissioni competenti e questo faceva ben sperare sull'accoglimento del parere espresso dalla Commissione Finanze della Camera che, come noto, aveva accolto le indicazioni del Sindacato nazionale agenti (unica sigla di Rappresentanza degli agenti ascoltata in audizione).
Invece, il testo pubblicato in G.U. lascia invariato il famigerato art. 132-bis del CAP, che prevede il pesante onere burocratico informativo a carico degli agenti, di fatto impraticabile per le indicazioni operative previste dall'Ivass.
"In questa circostanza la politica ci ha delusi, amareggiati; non ha colto l'occasione propizia per sciogliere il nodo creato dall'Ivass nell'attuazione degli obblighi previsti dall'art. 132-bis", ha commentato il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi che si è speso per mesi al fine di "porre rimedio alla grave situazione di illegalità diffusa nella quale le disposizioni dell'Istituto di Vigilanza hanno spinto l'intera categoria agenziale italiana".
Ora Sna valuta ulteriori azioni, visto che al momento non è dato sapere se Ivass abbia rinvenuto le necessarie soluzioni tecniche e tecnologiche per mettere gli agenti nella condizioni di poter adempiere ad una norma che, caso unico in Europa, ostacola l'attività distributiva Rcauto in particolar modo per gli agenti plurimandatari ed esonera i broker.
La Redazione

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