MILANO - Il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi e il vicepresidente con delega ai rapporti con i Gruppi aziendali agenti Sergio Sterbini hanno inviato in queste ore una comunicazione ufficiale ai Gaa accreditati al Sindacato, all'Esecutivo nazionale Sna e al Presidente del Comitato Gaa Dario Piana. Oggetto della missiva la spinosa questione della riforma di portafoglio in pejus – repricing e le clausole di jus variandi nelle polizze.
"Su segnalazione di numerosi colleghi iscritti al Sindacato ed ai Gruppi aziendali agenti - scrivono Demozzi e Sterbini - siamo ad invitarti cortesemente a volerci informare sulle eventuali iniziative intraprese dalla compagnia mandante sul fronte della riforma massiva delle polizze in portafoglio, del repricing e del peggioramento dell’equilibrio contrattuale attuato mediante l’inserimento di clausole di jus variandi che permettono, alla sola compagnia, la modifica unilaterale delle condizioni e/o premio previa semplice informativa al cliente.
Vorrai informarci altresì sulle azioni eventualmente messe in atto dal Gaa, nei confronti della compagnia, per limitare le possibili conseguenze, sugli Agenti e rispettivi portafogli clienti, derivanti dalle suddette politiche commerciali eventualmente attuate dall’impresa".
Il Sindacato, in sostanza ribadisce quanto già evidenziato attraverso la comunicazione pubblica istituzionale: l’attuale impianto normativo vieta gli incentivi che possano indurre gli intermediari ad agire in pregiudizio degli interessi dei clienti.
Lo Sna ricorda, inoltre, che sono state diramate circolari che dispongono una “remunerazione aggiuntiva” per la riforma in pejus di alcune tipologie di prodotti, finalizzata al “riequilibrio tecnico” specie nelle garanzie correlate agli eventi atmosferici. Alcune di esse chiariscono che “Il compenso aggiuntivo è riconosciuto alle agenzie in ragione del maggior sforzo operativo profuso per la gestione del cliente nell’attività di riforma o di incasso della proposta di rinnovo a quietanzamento delle polizze” soggette a riforma (in pejus) e che la finalità della campagna è quella del “riequilibrio portafoglio danni”.
"Sappiamo bene scrivono ancora Demozzi e Sterbini - che il Codice delle Assicurazioni prevede che le imprese e gli intermediari debbano comportarsi con diligenza, correttezza e trasparenza nei confronti dei contraenti e degli assicurati, ed è altrettanto noto che per gli agenti vi sia l’obbligo di agire in modo da non recare pregiudizio agli interessi dei contraenti e degli assicurati, nonché il divieto di percepire compensi/incentivi che li possano indurre ad agire in pregiudizio degli interessi degli assicurati/clienti"
Ecco il punto: come si concilia l’opera di riforma massiva in pejus delle polizze in portafoglio, messa in atto da numerose imprese, senza facoltà di mantenimento delle condizioni in corso, con le norme vincolanti sopra ricordate?
Infine, l'invito ai Presidenti dei singoli Gaa a segnalare alla compagnia di riferimento tali criticità e a dare conto al Sindacato delle strategia che si intendono adottare. Lo Sna ribadisce il suo pieno supporto per "limitare le gravi conseguenze che simili politiche commerciali possono causare agli agenti e loro collaboratori, anche sul piano della responsabilità professionale, della condotta negligente, della violazione degli obblighi e dei divieti normativi precisati, nonché sulla qualità e quantità dei portafogli e sulle indennità di fine mandato fin qui consolidate".
Luigi Giorgetti
LINK alla lettera Sna ai Presidenti dei GAA
Riforma di portafoglio in pejus, repricing e clausole di jus variandi nelle polizze: lo Sna scrive ai Presidenti dei Gruppi Aziendali Agenti
