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Una sessione della Corte Costituzionale


MILANO - Le associazioni Assoutenti, Movimento Consumatori e Confconsumatori (riconosciute ai sensi dell’art. 137 Codice del Consumo) unitamente a al Sindacato nazionale agenti hanno preso atto dell’annunciata volontà di una riforma strutturale del sistema Rcauto.
I rappresentanti di assicurati ed agenti ricordano che l’indennizzo diretto nato nel 2005 è stato bollato come incostituzionale sin dal 2009. Con la sentenza interpretativa di rigetto n. 180 del 2009, la Corte Costituzionale ha chiarito che la procedura del risarcimento diretto è facoltativa, nel senso che il danneggiato può scegliere di sua sponte se richiedere il risarcimento alla propria compagnia oppure al responsabile civile e all'assicurazione di quest'ultimo.
I Giudici delle leggi, infatti, hanno affermato che “l'azione diretta contro il proprio assicuratore è configurabile come una facoltà, e quindi un'alternativa all'azione tradizionale per far valere la responsabilità dell'autore del danno”.
Da anni, nonostante la pronuncia della Consulta, le imprese di assicurazioni ostacolano di fatto la piena applicazione della norma, che risulta vigente dopo la sentenza costituzionale, rifiutando addirittura di trattare con il danneggiato quando si rivolge alla compagnia del responsabile civile-colpevole dell’incidente. Pertanto, gli odierni rappresentanti di assicurati e lo Sna ritengono che ogni possibile riforma debba necessariamente partire dalla presa d’atto della Sentenza del 2009.
La Redazione

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