MILANO - Grande partecipazione alla prima Conferenza Nazionale del Quadri Sindacali Sna che il Presidente nazionale Claudio Demozzi ha introdotto presentando ai partecipanti l’on. Paolo Barelli (FI), componente tra l’altro della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo, protagonista di un intervento decisivo a favore degli agenti di assicurazione, ai quali la bozza della Finanziaria poneva in carico il versamento obbligatorio dei contributi Enasarco.
Nel corso del suo saluto rivolto ai partecipanti, l’on. Barelli in collegamento da Roma ha confermato che il Governo ha accettato di stralciare il comma 4 e addirittura di eliminare l’intero l’art. 28 del Ddl Bilancio. Un successo che il Presidente Demozzi ha giustamente rivendicato, al riparo dalle dichiarazioni provenienti da quanti stanno approfittando della situazione per vantare meriti immeritati.
Il Presidente Demozzi ha ringraziato l’on. Barelli a nome della categoria, con preghiera di estendere il ringraziamento al Vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani (FI) e nel contempo ha rivolto un plauso a tutti i colleghi che si sono attivati presso i parlamentari con i quali intrattengono rapporti confidenziali per sostenere la sacrosanta richiesta degli agenti di non essere soggetti all’obbligo contributivo Enasarco che avrebbe portato un colpo mortale a tutta la filiera agenziale. Ha quindi esposto le principali attività istituzionali svolte dal Sindacato, dal contrasto al Regolamento 41/2018 in tema di utilizzo obbligatorio del "Preventivass" che le stesse rappresentanze consumeristiche considerano inutile ai fini della tutela dei diritti e degli interessi degli utenti assicurativi, alle proposte rivolte al Parlamento unitamente a 7 associazioni appartenenti al CNCU il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, riguardo alla libertà per il consumatore di rivolgersi, senza restrizioni imposte dalle compagnie, alla carrozzeria di fiducia.
Prima di aprire alle domande dei partecipanti, Demozzi ha infine parlato del progetto "Anacai" che sta prendendo forma dopo una prima fase di approfondimento degli aspetti giuridici e regolamentari collegati.
Dagli interventi è apparo chiaro che gli agenti hanno principalmente a cuore il consolidamento e il rilancio della figura imprenditoriale e professionale dell’agente consulente del cliente. Rivendicano inoltre il diritto all’autogoverno e all’autoregolamentazione della categoria, ormai insofferente rispetto all’iper-burocratizzazione cui sono soggette le agenzie nel loro lavoro quotidiano.
Roberto Bianchi