MILANO - Il Sindacato nazionale agenti punta il dito ancora una volta sullo "ius variandi" nelle polizze assicurative. Lo ius variandi è una locuzione latina con la quale si indica la tipica facoltà, di natura sia privatistica che pubblicistica, che "consente al suo titolare di ritornare sulle sue scelte ed effettuarne altre, anche in assenza di mutamenti della situazione oggettiva. In linea di massima si tratta di una facoltà unilaterale, cioè, attribuita a un solo soggetto attivo, ed esercitata nei confronti di un soggetto passivo nei limiti delle tutele che la legge riconosce a quest'ultimo".
Sulla questione interviene, come accennato, il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi in quale ha trasmesso in queste ore una nota ufficiale alla categoria: "Alcuni anni fa, dopo aver denunciato, per primi, le perplessità nei confronti dell'inserimento in polizza di clausole che riservano alla (sola) compagnia la possibilità di variare unilateralmente le condizioni contrattuali, abbiamo dovuto constatare che la categoria ha proceduto ugualmente a consigliare alla clientela questa tipologia di copertura e che le Rappresentanze aziendali (GAA), nonostante il loro pronto intervento, non sono riuscite ad indurre un ripensamento di Allianz al riguardo.
Parliamo del progetto/prodotto 'Allianz-ultra', il cui regolamento e la cui struttura prevedono appunto una qualche forma di ius variandi, ormai consolidata, non derogabile né opzionabile dall'agente. Il caso della più grande compagnia tedesca - prosegue Demozzi - sembrava destinato a rimanere isolato. Negli ultimi tempi invece altre compagnie hanno intrapreso questa via, introducendo nelle polizze la clausola che permette la variazione unilaterale delle condizioni di copertura, compresi limiti, scoperti, franchigie, anche senza la disdetta del contratto originario ed anche senza particolari obblighi formali. Quasi sempre detta clausola è completata con la pattuizione che il semplice pagamento, da parte del cliente, del premio di rinnovo costituisce accettazione (tacita) delle nuove condizioni contrattuali.
Con il supporto di alcuni Gruppi Aziendali Agenti e di numerosi colleghi, abbiamo quindi raccolto la documentazione comprovante quanto sopra detto, con particolare riferimento alle polizze/strategie commerciali delle compagnie Generali, UnipolSai, Vittoria, Zurich, Reale Mutua che insieme ad Allianz rappresentano complessivamente una rilevante quota di mercato.
L'intero fascicolo è stato poi consegnato all'Ivass, nel corso di un lungo confronto tenutosi la scorsa settimana, al quale hanno partecipato i dirigenti dei servizi interessati e per il Sindacato i colleghi Elena Dragoni (Vicepresidente naz.le vicario), Sergio Sterbini (Vicepresidente naz.le), Laura Puppato (membro del Comitato GAA), oltre al sottoscritto.
La situazione, complessa quanto delicata anche sotto il profilo etico professionale, risulta aggravata dal fatto che alcune delle compagnie coinvolte stanno attuando un'azione massiva di riforma del portafoglio, inducendo gli agenti a sostituire le polizze vigenti con le nuove edizioni che comprendono, appunto, lo ius variandi e che spesso rappresentano altresì una variazione in pejus per l'assicurato.
Ci chiediamo ed abbiamo chiesto se tutto ciò sia legittimo, se l'Intermediario che operi detta azione massiva di riforma in pejus del portafoglio risulti compliance in base alle norme di tutela del consumatore, evidenziando l'obbligo di agire con equità, onestà, professionalità, correttezza e trasparenza, sempre nell'interesse migliore dei contraenti e degli assicurati, evitando di causare loro qualsiasi forma di pregiudizio.
Attendiamo che le Autorità interessate (non ci siamo rivolti solo all'Ivass) si esprimano in merito o adottino le opportune iniziative. Nel frattempo - conclude Demozzi - invitiamo tutti gli agenti ad esaminare con la dovuta attenzione il contenuto delle polizze a catalogo e di valutare, anche sotto il profilo della responsabilità professionale, ogni attività di riforma in pejus di contratti in corso, qualora ciò possa comportare pregiudizio per il cliente. Gli uffici del Sindacato sono, come sempre, a disposizione per ogni chiarimento al riguardo".
Luigi Giorgetti