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Un momento dei lavori

 

MILANO - L’Identity Tour Sna, nel proseguire la sua corsa attraverso le regioni italiane, ha toccato mercoledì scorso (5 ottobre, ndr) la Capitale, ove l’accoglienza riservata dai colleghi agli organizzatori e ai relatori è stata ancora una volta molto calorosa, a dimostrazione del fatto che il format messo a punto dalla responsabile marketing Roberta Marcello incontra il favore degli iscritti.
Più di ottanta colleghi hanno seguito con attenzione i lavori esprimendo soddisfazione tanto per i temi messi all’ordine del giorno, quanto per i contenuti degli interventi incentrati su argomenti di carattere prevalentemente dottrinale. Il clima in sala è stato vivacizzato sin dalle prime battute dal saluto introduttivo di Giuseppe Di Mauro, Coordinatore regionale Sna del Lazio il quale ha sottolineato, con l’entusiasmo che lo contraddistingue, l’importanza dei momenti istituzionali, come quello di Roma, pianificati con frequenza sempre maggiore allo scopo di diffondere le motivazioni immediate e soprattutto strategiche cui si ispirano le azioni di maggiore rilievo del Sindacato. Questo avvicina secondo Di Mauro il centro sindacale alla periferia, coinvolge i gruppi dirigenti locali consolidandone le competenze e motiva tutti a una maggiore partecipazione alla vita associativa.
Dopo la relazione introduttiva di Roberto Bianchi, direttore di Snachannel e L’Agente di Assicurazione oltreché moderatore dell’evento, sul tema dell’autonomia professionale e imprenditoriale della categoria è stata la volta di Francesco Libutti che, nella sua veste di Presidente del Fonage, ha riferito con evidente quanto giustificata soddisfazione del successo ottenuto nel rilancio gestionale e finanziario del Fondo pensione da cui è scaturito il primo aumento delle rendite pensionistiche a favore dei soci.
Alla ripresa dei lavori, dopo l’interruzione della colazione offerta ai partecipanti, Dario Piana, presidente del Comitato dei Gaa iscritti allo Sna, ha rimarcato con efficacia la necessità che Sindacato e Gruppi agenti svolgano, ciascuno nel proprio ruolo istituzionale, il compito di orientare il movimento sindacale verso l’obiettivo comune di difendere l’agente dal tentativo di disintermediazione messo in atto dalle compagnie. Senza fughe in avanti o deviazioni dalla strada maestra che rischiano e in alcuni casi recano, danno a tutta la categoria.
Domenico Fumagalli, consulente Sna, ha poi sottolineato la valenza della via legislativa utilizzata da Sna nel negoziato di primo livello ed esposto i contenuti e le finalità dei due disegni di legge a tutela della figura dell’agente di assicurazione presentati in Parlamento rispettivamente dal Sen. Andrea De Bertoldi e dall’On. Alessandro Pagano.
L’avv. Gianluigi Malandrino, dal suo canto, ha fornito una lettura della via giuridica, illustrando l’importanza dell’Ana, le sue ricadute sui contratti di agenzia e le violazioni consumate dalle compagnie a danno dei rispettivi agenti.
Il Vicepresidente Sergio Sterbini capodelegazione Sna sul tavolo per il rinnovo dell’Ana 2003, nell’affrontare le motivazioni della via negoziale, ha descritto quali siano i motivi di maggiore distanza rispetto alle posizioni dell’Ania, chiarendo i contorni della vexata quaestio riguardante i dati della clientela che l’Associazione delle imprese ha addotto per motivare la rottura delle trattative.
Sulla scia di questo argomento ha quindi preso la parola Betty Ferraro, componente dell’EN Sna con delega agli accordi integrativi aziendali chiarendo quale sia la posizione del Sindacato in ordine alla titolarità autonoma dei dati e annunciando l’imminente lancio di un software dedicato all’analisi dei bisogni del cliente che consenta di acquisire in modo  incontrovertibile la proprietà industriale dei data base di agenzia.
La chiusura dei lavori è spettata come sempre al Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi il quale, nonostante il recentissimo lutto che ha colpito lui e la sua famiglia, ha voluto portare il proprio contributo al dibattito, sia pure in videoconferenza, con un intervento appassionato e coinvolgente sul ruolo del Sindacato nella protezione della centralità distributiva conquistata dalla categoria. La sua abnegazione è stata molto apprezzata dai colleghi presenti in sala che già in apertura avevano rivolto un lungo e sentito applauso di commiato all’amata Grazia, sorella del Presidente e Componente della Giunta provinciale Sna di Trento, spentasi nei giorni scorsi in modo, se non completamente inatteso, quantomeno improvviso.
La Redazione

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