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Claudio Demozzi


MILANO - Dopo gli esposti rivolti alle competenti Autorità di Vigilanza e l’interessamento degli ambienti politici competenti, lo Sna si rivolge all’Ania con una nota nella quale il Presidente nazionale Claudio Demozzi, a nome degli agenti iscritti, prende le distanze dalle imprese che hanno inserito nei contratti di assicurazione clausole che consentono loro “di operare modifiche unilaterali, peggiorative dei diritti degli assicurati”.
Il Sindacato nazionale agenti disapprova quindi “qualsiasi formulazione dei contratti di assicurazione che consenta alle imprese di svincolarsi dalle obbligazioni assunte o di modificare in peius le originarie clausole contrattuali”.
Gli agenti professionisti associati allo Sna e questo è il focus della comunicazione “sono concordi nel ritenere la suddetta prassi contraria agli interessi dell’utenza e pertanto si dissociano da ogni e qualsiasi responsabilità che possa essere a loro addebitata dai clienti, rilevando che i pregiudizi connessi alla predisposizione di clausole che consentano alle imprese di modificare in senso peggiorativo le condizioni contrattuali, sono da imputarsi unicamente alle compagnie di assicurazione”.
D’altro canto è noto che la libertà di azione degli agenti rispetto alle politiche assuntive, alle prassi gestionali e alle procedure operative imposte dalle rispettive mandanti è del tutto nulla così come la facoltà di incidere sulla formulazione dei contenuti contrattuali delle polizze standard.
Lo Sna si dichiara comunque favorevole a un approfondimento costruttivo con l’Associazione delle imprese dedicato a “circoscrivere e delimitare il fenomeno della reformatio in peius” delle polizze in corso e dello ius variandi contenuto nei nuovi contratti, auspicando l’apertura di un confronto imperniato sull’interesse degli utenti assicurativi e nel contempo sulla salvaguardia dell’integrità etica e deontologica degli agenti professionisti.
Sarebbe un’ottima occasione per dimostrare nei fatti e non soltanto nelle dichiarazioni formali, l’orientamento strategico dell’industria assicurativa nel privilegiare la tutela del consumatore rispetto alle esigenze bilancistiche delle singole compagnie e per confermare la funzione consulenziale svolta dalla categoria degli agenti professionisti nell’orientare le scelte di acquisto dell’utente assicurativo verso soluzioni coerenti e adeguate alle proprie esigenze e ai propri interessi.
Roberto Bianchi

LINK alla lettera ufficiale Sna all'Ania

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