MILANO - La stampa economica nazionale evidenzia come anche quest’anno la performance dei Fondi pensione aperti sia negativa per la maggioranza di essi, a fronte di una rivalutazione del TFR (lasciato in azienda) che sfiora le due cifre. Anche estendendo l’analisi agli ultimi tre anni il risultato è in linea. Conseguentemente i lavoratori aderenti ai fondi pensione non hanno molto da rallegrarsi.
“Con questi risultati -spiega il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi - è sempre più difficile sollecitare gli italiani ad affidare il loro futuro pensionistico ai fondi pensione aperti, gestiti dalle imprese di assicurazioni. Servono nuovi strumenti di incentivazione a favore di chi accetterà di impegnare il proprio TFR in un fondo pensione, altrimenti si rischia che il pilastro pensionistico privato rimanga al palo”.
Proprio mentre ci si interroga sulle ragioni della perdita di valore registrata da buona parte dei fondi pensione aperti, con rendimenti negativi che in alcuni casi superano il -20%, arrivano le prime indiscrezioni sul bilancio 2022 del Fondo pensione agenti di assicurazione (Fonage), che ancona una volta è riuscito a realizzare rendimenti migliori del mercato e soprattutto positivi. “Chi si è impegnato, qualche anno fa, a sparare sul Fonage - continua il Presidente Demozzi - oggi dovrebbe vergognarsi. Sono ormai diversi anni che i dati smentiscono le peggiori previsioni dei soliti criticoni”.
La Redazione
Fondi pensione aperti, tutte le performance annue sono negative. Demozzi (Sna): “Chi ha sparato su Fonage non dovrebbe vergognarsi?”
