MILANO - Il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi ha inviato questa mattina (4 luglio, ndr) al Dicastero delle Imprese e del Made in Italy nelle persone del ministro Adolfo Urso e del sottosegretario Massimo Bitonci, e al Commissario straordinario Inps Micaela Gelera, una nota ufficiale avente ad oggetto "L'esclusione degli agenti assicurativi dai provvedimenti Inps Decontribuzione Sud - circ. 33/21 e Decontribuzione Under 36 – circ. 56/21".
Demozzi manifesta preoccupazione per la grave problematica che ha colpito la categoria degli agenti assicurativi, piccoli imprenditori che "svolgono attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative (cod.ice Ateco K/66 della classificazione per sezioni e divisioni) e che sono esclusi da alcuni importanti provvedimenti di decontribuzione". Misure - ricordiamo - nate per incentivare l’occupazione nelle aree più svantaggiate del Paese e per favorire l'ingresso nel mondo del lavoro degli Under 36..
Il Presidente nazionale Sna sottolinea, ancora una volta, l'errore: "Le agenzie di assicurazioni non sono in alcun modo assimilabili alle compagnie assicurative, con le quali intrattengono un rapporto mandante-mandatario. Le agenzie sono identificate con codice Ateco K-66.22.02".
Il Sindacato chiede, dunque "che l’attività delle agenzie di assicurazione venga ricompresa tra le attività beneficiarie di tutte le agevolazioni decontributive Inps. Tale ammissione - precisa Demozzi - è necessaria per garantire agli agenti di assicurazione, operanti nelle aree più svantaggiate, la possibilità di investire nella propria attività assumendo personale dipendente. La mancata ammissione delle agenzie di assicurazione sarebbe fortemente discriminatoria e non permetterebbe agli agenti, che sono di fatto piccole imprese operanti sul territorio, di svolgere la propria attività in condizione di parità rispetto agli altri attori che ricercano personale nei territori svantaggiati individuati dalla citata normativa. Gli agenti di assicurazione hanno già dovuto sopportare le conseguenze dell’emergenza sanitaria e più volte hanno dovuto battersi per accedere a benefici e agli aiuti temporanei dai quali erano stati inizialmente esclusi".
Come si ricorderà, l’ultima errata assimilazione normativa in ordine di tempo è stata l’esclusione dai finanziamenti garantiti previsti dai Decreti Legge, emanati durante la prima fase dell’emergenza sanitaria, poiché gli agenti non erano inclusi nel Fondo di Garanzia delle Pmi per la medesima motivazione che preclude loro oggi da fruizione delle agevolazioni decontributive Inps. Vale a dire l'appartenenza del loro codice Ateco al settore finanziario K.
"Alla luce di quanto detto - conclude il Presidente nazionale Sna - si ritiene necessario un immediato intervento normativo al fine di ammettere gli agenti di assicurazione (codice Ateco 66.22.02), nonché i propri collaboratori (subagenti di assicurazione codice Ateco 66.22.03 ed i produttori codice Ateco 66.22.04), tra i soggetti beneficiari della misura decontributiva."
Luigi Giorgetti
Il testo della lettera Sna inviata a Ministero delle Imprese e del Made in Italy e all'Inps LINK