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Il Ministro Adolfo Urso


MILANO - Torna d'attualità la spinosa questione dell'esclusione degli agenti assicurativi dalle agevolazioni inserite nel Provvedimento "Decontribuzione Sud". 
Come si ricorderà, fin dal 2021 lo Sna si era attivato per correggere una prassi sconcertante, vale a dire l'equiparazione degli intermediari di assicurazione alle compagnie e addirittura alle banche. Il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi aveva inviato una serie di missive al Ministro per lo Sviluppo Economico e all'allora Presidente Inps Pasquale Tridico. Veniva chiesto, in buona sostanza, di modificare la disposizione fonte di "gravi danni" per la categoria "a causa dell'esclusione degli agenti di assicurazione dal novero dei beneficiari della norma".
Come noto, il cd, Decreto Agosto (104/2020) aveva concesso ai datori di lavoro privati delle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. uno sconto del 30% sui contributi. La Legge di Bilancio 2021 aveva poi modificato la misura, parametrando gli sconti: 30% per gli anni 2021-2025, 20% per gli anni 2026-2027 e 10% per il biennio 2028-2029. In seguito, l'Inps, inopinatamente, aveva però escluso da tale beneficio gli agenti di assicurazione (Codice K-66), assimilando questi ultimi alle grandi compagnie (codice K-65) e alle banche (codice K-64).
Ora, ecco le comunicazioni del Ministero che aprono la strada a sviluppo positivi. Le posizioni espressa da Sna stanno trovando consenso. Il Dicastero delle Imprese e del Made in Italy rileva, infatti, con una specifica comunicazione, che l'esclusione degli agenti di assicurazione già non è più prevista per il "Fondo di Garanzia per le Pmi". Appare lecito ritenere - scrive il Ministero - che la "Commissione europea possa esprimersi con un analogo orientamento, anche in virtù del citato precedente".
Luigi Giorgetti

Il testo della missiva Sna  LINK

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