MILANO - Con una breve nota pervenuta ieri (4 ottobre, ndr) al Sindacato, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha comunicato che nell’adunanza del 2 ottobre 2023, l’Autorità ha esaminato la segnalazione del 14 dicembre 2022, dello Sna, riguardante l'Accordo Dati sottoscritto da Generali con i propri Gruppi Aziendali Agenti.
L’Autorità ha valutato i fatti denunciati e ha riscontrato che "in relazione agli stessi non risultano emergere elementi di fatto e di diritto sufficienti a giustificare ulteriori accertamenti ai sensi della legge 10 ottobre 1990, n. 287 o degli artt. 101 e 102 del TFUE." Le prove non sarebbero cioè sufficienti a dimostrare l'anti-concorrenzialità dell'Accordo-Dati Generali, che per tutti gli altri aspetti va naturalmente valutato dal punto di vista del diritto civile, privacy e dell'interesse anche economico delle parti firmatarie: compagnie, Gruppi Agenti e singoli agenti.
"Per il Sindacato - commenta il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi - questo Accordo contiene previsioni e vincoli incoerenti, incompatibili con la piena autonomia professionale degli agenti; alcuni passaggi risultano assai complessi e di ostacolo alla libertà imprenditoriale degli agenti. Rispettiamo la volontà di chi intende sottoscriverli, ma non possiamo astenerci dall'esprimere il giudizio politico sindacale e dal mettere in allerta l'intera categoria agenziale. Spiace constatare come, anche in questa battaglia, Sna rappresenti l'unica voce critica. Non ci fermiamo", aggiunge Demozzi. "Abbiamo intrapreso ulteriori iniziative a tutela degli interessi degli agenti. Siamo determinati a salvaguardare i diritti degli agenti, anche quando la strada appare così in salita, cominciando dalla richiesta di accesso agli atti e dalla valutazione approfondita di ogni aspetto della questione".
La Redazione