MILANO - La stampa economica conferma la notizia: Generali ha ceduto 2,8 miliardi di polizze vita in Germania. Accordo fatto dunque, tra Assicurazioni Generali e la tedesca Frankfurter Leben, società controllata dal gruppo cinese Fosun, per la cessione di Generali Deutschland pensionskasse (Gdpk). Con questo atto Generali cede un portafoglio di polizze vita al quale corrispondono circa 2,8 miliardi di euro di riserve, in tutto circa 150mila polizze.
La compagnia ceduta era nata nel 2002 come compagnia specializzata nell'offerta previdenziale, quindi per definizione polizze di lunga durata. Tuttavia, la Legge non impedisce operazioni di questo tipo, già effettuate da altre Imprese negli ultimi anni. Il prezzo della cessione non sarebbe di per sé molto elevato, ma ha un effetto positivo per la compagnia perché la dismissione incrementerà di circa 10 punti il Solvency ratio di Generali in Germania e di un punto quello del gruppo. Pare che una delle ragioni principali della cessione sia la necessità per Generali di aumentare ulteriormente i margini di profittabilità nel vita. La cessione a Frankfurter Leben, risulta analoga a quella effettuata nel nel 2019 sempre in Germania, quando Generali aveva ceduto 37 miliardi di riserve per 2 miliardi, con il vantaggio di essersi liberata di portafogli con rendimenti elevati per i clienti. Nell’occasione, la società acquirente era stata Viridium, specializzata nelle polizze Vita.
Il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi si è detto contrariato da simili operazioni “che non rispettano la fiducia che i consumatori ripongono nel marchio, cioè nella compagnia alla quale affidano i loro risparmi e nella quale contano per poter un giorno incassare le rendite promesse. E’ preoccupante che le norme del settore non impediscano la cessione di portafogli vita e previdenziali, per definizione a lunga durata, nell’acquisizione dei quali le imprese dovrebbero saper programmare quanto dovuto per l’intera vita dei contratti interessati. Invece, assistiamo a cessioni che la dicono lunga su come venga ripagata, in questo ambito, la fiducia dei clienti e degli agenti che spesso investono la loro intera vita professionale su questi rapporti fiduciari”.
Il Presidente Demozzi tiene a sottolineare come “il Sindacato è pronto ad assistere gli agenti che dovessero trovarsi coinvolti in operazioni di questo tipo, dalle quali dovessero subire danni o limitazioni professionali. In ogni caso sarebbero auspicabili interventi normativi, legislativi, per regolamentare diversamente queste situazioni”.
La Redazione