IVREA - Nella bella cornice del Lago Sirio ad Ivrea, il 31 marzo sxorso si è tenuta la prima puntata del tour tecnico sui catastrofali, organizzata dalla sezione Provinciale Sna di Ivrea Canavese in collaborazione con Snas Srl.
La prima uscita si è tenuta proprio mentre rimbalzavano articoli sulle testate giornalistiche e post sui social media relativi al rinvio degli obblighi di legge precedentemente fissati proprio per il 31 marzo.
Il Presidente provinciale Guido Actis e la sua squadra hanno avuto per l’occasione ospiti d’eccezione: oltre a Roberta Marcello per Snas, anche Angelo Grieco dell’Ufficio legale di Sna, Betty Ferraro in rappresentanza dell’Esecutivo Nazionale, membro della Commissione catastrofali, la coordinatrice regionale Silvia Aluffi, oltre ad alcuni colleghi di
altre sezioni Sna a formare un gruppo di una trentina di persone che hanno partecipato all’evento.
La prima parte dei lavori ha visto impegnato Renato Vecchio, Direttore Sviluppo Settore Assicurativo Edam, società che si occupa di bonifiche a sinistro avvenuto. L’occasione è stata propizia per introdurre l’argomento, presentando all’interno del segmento cosiddetto property and casualty, una serie di dati su cui riflettere. Alcuni brevi cenni sulle tipologie di polizze attualmente disponibili nel panorama assicurativo italiano, hanno traghettato il discorso sul conto tecnico rami danni che nel 2023, su un volume di circa 38 miliardi di euro, ha prodotto risultati tecnici positivi per quasi 1,9 miliardi; questo nonostante proprio nel settore property and casualty su un volume di circa 3,8 miliardi, si siano registrate perdite per oltre 1,5 miliardi. Se poi analizziamo il problema dal punto di vista assicurativo scopriamo che l’Italia è solo al 9° posto per premi versati ed al 18° in rapporto al PIL. Alcuni interessanti esempi di come può cambiare al ribasso l’esposizione di un sinistro per una compagnia, se interviene una società di bonifica come Edam, hanno concluso la prima parte dell’intervento.
Si è quindi entrati nel vivo della questione cat nat, con gli obblighi derivanti dalla ormai famosa quanto discussa Legge 213 del 30 dicembre 2023 e dal decreto MEF 18 del 30 gennaio 2025, facendo molte considerazioni del caso. Tralasciando la bontà o meno della decisione dei rinvii (deleteria secondo la maggior parte degli addetti ai lavori che parrebbe più politica che tecnica, ndr), e prescindendo dalla chiarezza e qualità della prima stesura della legge (che presenta non poche lacune, inesattezze, garbugli interpretativi), si sono aggiunti dubbi a dubbi e perplessità a perplessità. Di certo (per ora) c’è solamente che l’obbligo al 31 marzo 2025 permane per la fascia con valore assicurato oltre i 30 milioni di euro, in pratica le grandi imprese, mentre per le medie e piccole, ma con altri parametri da rispettare per cui si rimanda al decreto del 28 marzo, le scadenze sono diventate primo ottobre 2025 e primo gennaio 2026.
La discussione si è animata non poco e Betty Ferraro ha cercato di portare un po’ di chiarezza attingendo informazioni dalle ultime notizie, ma il compito è stato arduo. In buona sostanza i presenti hanno avuto la conferma che la questione è tutt’altro che definita e con buona probabilità nei prossimi giorni tutti gli attori coinvolti, istituzioni, compagnie, organismi di regolamento e controllo, e non per ultima la categoria degli agenti, dovranno prodigarsi non poco per cercare di trovare una soluzione plausibile ed accettabile che si discosti il più possibile dal solito pasticcio all’italiana.
La palla è poi passata ad uno degli sponsor istituzionali di Sna, Doctorglass, che rimanendo in tema di catastrofali seppur non rientranti nella legge in questione, ha intrattenuto gli ospiti con le problematiche legate ai danni della grandine sulle auto, uno dei temi più sentiti dagli automobilisti. Non solo problemi estetici, ma parlando di parabrezza, veri e propri impedimenti alla circolazione, con sanzioni importanti ai trasgressori. Gli eventi grandinigeni, sempre più frequenti ed importanti hanno spinto la società ad ingrandire il network dei riparatori, ampliare i centri di approvvigionamento cristalli e ristrutturare la logistica per la distribuzione, intensificare la formazione per le crescenti problematiche legate alla ricalibrazione degli Adas, oramai di primo equipaggiamento su tutti i nuovi modelli.
Al termine di questa lunga giornata i ringraziamenti e i commiati di rito di Guido Actis a relatori e partecipanti con un arrivederci al Comitato Centrale di Roma.
Marco Becchio
Prima tappa del tour tecnico sulle polizze catastrofali organizzata dalla sezione Provinciale Sna di Ivrea Canavese
