CUNEO - “Il cammino verso la consulenza indipendente”, tema conduttore del Tour 2024 di Sna, il 9 maggio ha fatto sosta in Piemonte e precisamente a Cherasco. Valter Latore, presidente della sezione Provinciale Sna di Cuneo e la sua squadra, hanno fatto gli onori di casa al Monastero della cittadina situata nel cuneese, pregevole esempio di recupero architettonico per uso ricettivo di una importante struttura storica. Una sessantina i presenti, sia della “granda" che di altre province piemontesi - segno che gli stimoli ad operare in modo sinergico sulla regione stanno dando i loro frutti - che hanno seguito le esposizioni di relatori delle grandi occasioni, intervallati da alcuni interventi di partner istituzionali del Sindacato.
Una breve introduzione degli ospiti ha dato il via ai lavori con Bruno Mauro che ha ripreso le tematiche legate alla consulenza assicurativa, remunerabile o meno, passando attraverso le raccomandazioni personalizzate. L’occasione è stata utile per ricordare alla platea i passi da compiere e gli strumenti utilizzabili per fare il salto di qualità che le recenti modifiche a leggi e regolamenti hanno concesso ed imposto agli intermediari: responsabilità ed oneri che possono trasformarsi in opportunità di guadagno ed affermazione professionale.
“Be like you" per poter avere una prima comparazione di massima fra i prodotti rami Danni da poter offrire e “Archimede" per formulare la consulenza, tenere traccia della lavorazione dei dati e poterne rivendicare la proprietà industriale, su tutti, comprese le mandanti. I primi strumenti li abbiamo, le tracce per procedere anche ma, come ha chiosato Latore su questa parte dei lavori, il coraggio di iniziare a fare consulenza chiedendo ai clienti di riconoscercela anche economicamente, lo dobbiamo mettere noi.
È stata poi la volta di Gianluigi Malandrino noto e apprezzato consulente legale Sna il quale, con la sua consueta dialettica fluente e puntuale, ha toccato temi tanto cari quanto spinosi, spaziando dall’evoluzione delle responsabilità in capo agli intermediari degli ultimi quindici-vent’anni, all'indennità di fine mandato passando per i vari tipi di revoca e le liberalizzazioni. Non sono mancate le riflessioni sull’accordo Ana 2003 e la sua buona struttura nonostante i segni del tempo e la necessità di svecchiamento per adeguarlo ai nostri tempi, senza peraltro intaccare i punti di forza che ancora oggi sono a valida tutela dei nostri diritti. Diversi richiami ad esempi pratici della giurisprudenza in campo assicurativo hanno reso più comprensibili alcuni concetti che per loro natura sono più ostici ad essere assimilati.
Dopo una breve pausa, l'intervento del Presidente nazionale Claudio Demozzi ci ha traghettato alla fine della giornata. Come spesso ci siamo abituati a vederlo e sentirlo, è partito con tutte le buone intenzioni di seguire una scaletta che si era preparato e che dopo cinque minuti, o poco più, ha accantonato per esondare come un fiume in piena, esponendo a braccio una ragnatela di concetti srotolata come si fa con le mappe per stabilire le strategie prima di affrontare le battaglie. Un susseguirsi di ricordi di corse fra Bruxelles e Montecitorio, di denunce all'Ivass ed esposti nelle procure, per fare il punto nave e seguire la rotta tenendo salda la barra in un mare che appare sempre più tempestoso. Ha evidenziato le necessità di essere sempre più coesi, coerenti con gli indirizzi che ci si è dati, determinati a far pesare la nostra professionalità nei confronti delle mandanti e dei clienti, abbastanza elastici per poter interpretare le nuove sfide e trasformare i problemi in opportunità e via di questo passo. Il tutto condito con l’entusiasmo di un bambino dimenticato dai genitori in pasticceria e la volontà di un gladiatore di portare a casa la pelle senza troppi buchi.
I lavori si sono conclusi verso le 19.00, con il saluto e l’arrivederci alle prossime tappe del tour rivolto dagli organizzatori a tutti i presenti.
Marco Becchio