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Un momento della presentazione del software Archimede


MILANO - Lo scorso 1° marzo, durante l’incontro straordinario organizzato dal Comitato dei Presidenti dei Gaa iscritti allo Sna accompagnati per l’occasione dalle rispettive Giunte nazionali, cui ha preso parte l’intero l’EN del Sindacato, è stato presentato il progetto "Archimede" realizzato dalla commissione accordi e mandati integrativi coordinata dal componente dell'Esecutivo Nazionale Sna Betty Ferraro e composta dall’avv. Pasquale Santoro, dal direttore Andrea Bonfanti, dal consulente Domenico Fumagalli e dai colleghi Marco Colombi e Fabio Costa.
La presentazione si è tenuta in due parti; durante la prima la Ferraro ha esposto le motivazioni politiche che hanno indotto il Gruppo di lavoro ad elaborare uno strumento, di elevata performance tecnologica e di altrettanto facile utilizzazione, in grado di mettere ciascun agente nelle condizioni di acquisire, lavorare e archiviare i dati provenienti dalla clientela.
Nella seconda l’Avv. Santoro ha illustrato ai presenti il campo normativo su cui la commissione si è dovuta muovere per capire quali caratteristiche fossero necessarie affinchè il progetto consegnasse la possibilità agli agenti di acquisire la proprietà industriale dei dati, a partire dall’assunto che la proprietà del dato è cosa profondamente diversa dalla titolarità o contitolarità del dato sotto il profilo privacy.
La gestione dei dati personali dei clienti è un tema fondamentale nel settore assicurativo e l'uso delle tecnologie digitali sta rendendo sempre più efficace l'analisi dei bisogni degli assicurati. Tuttavia, è importante che la raccolta e l'elaborazione del dato avvengano nel rispetto delle normative riferite al rispetto tanto delle norme sulla privacy, quanto di quelle relative alla proprietà industriale dei dati. In questo contesto, il sistema Archimede rappresenta una soluzione innovativa per la profilazione dei bisogni assicurativi provenienti dalla clientela e per la personalizzazione dell'offerta assicurativa che consente di acquisire in modo dettagliato i dati dei clienti e di restituire, mediante l’utilizzo di complessi algoritmi che consentono di effettuare l'analisi completa e personalizzata del bisogno assicurativo di ciascun cliente. Il sistema, inoltre, consente di tracciare tutte le fasi della lavorazione dei dati e di conservarle in banche dati proprietarie dell'intermediario, rafforzando così la proprietà industriale del dato in capo all'agente e favorendo l’autonomia rispetto alle fabbriche prodotti.
Il software Archimede è stato sviluppato dall'azienda Technosoft, che si è aggiudicata l'appalto perla realizzazione del progetto. Durante l'evento, il responsabile dell'azienda Giuseppe Balzano, ha illustrato ai partecipanti come utilizzare il software e quali siano i campi obbligatori per configurare correttamente il sistema e trarne il migliore risultato.
Archimede acquisisce informazioni sull’assicurato e la sua famiglia, su tutte le polizze in corso, sui veicoli e gli immobili di proprietà, sui contratti già stipulati e sulle scoperture che potrebbe essere utile assicurare con nuove polizze. Il sistema restituisce un'analisi del bisogno dettagliata e completa, datata, firmata e è rimane custodita all'interno del sistema in un cloud di capienza pressoché illimitata. Il tutto viene inviato al cliente tramite box informativo, anche digitale.
L'analisi del bisogno viene completata in circa 10-15 minuti, a seconda della completezza dei dati raccolti e grazie a questo strumento, è possibile provare la proprietà industriale del dato, tracciandone in modo certo e particolareggiato la lavorazione.
La proprietà dei dati è un tema fondamentale nell'era digitale per le compagnie assicurative nella personalizzazione dell'offerta e nel miglioramento della qualità dei servizi offerti. Tuttavia, è fondamentale che la proprietà industriale dei dati venga acquisita anche dall'agente in modo autonomo e che sia protetta da eventuali violazioni della privacy.
Il sistema Archimede fornisce questa garanzia all'agente e consente di aumentare in modo consistente il valore del portafoglio gestito, al riparo dalla strategia messa in atto dalle compagnie di aggirare l’intermediazione agenziale nel rapporto con il cliente e nella raccolta assicurativa. In questo modo, si rafforza la figura e la tutela degli agenti stessi, salvaguardando la loro autonomia.
Tiziano Salerno

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