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MILANO - Le voci circolavano da tempo, circa il clima particolarmente teso che si respirava nei rapporti fra Autostrade per l'Italia e il Gruppo UnipolSai, dopo il lancio sul mercato del telepedaggio "UnipolMove". Una serie di ostacoli procedurali avevano reso (ed ancora oggi renderebbero) di fatto inoperativo il sistema. Da qui l'esposto all'Antitrust che - in una nota - ha annunciato l'avvio di un procedimento istruttorio nei confronti della concessionaria autostradale "per abuso di posizione dominante posto in essere tramite l’Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori – AISCAT, in violazione dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. L’ipotesi è che il comportamento messo in atto abbia escluso e/o ostacolato l’ingresso di nuovi fornitori nel mercato del telepedaggio".
Come detto, l'istruttoria, avviata con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, trae origine da una denuncia di UnipolTech S.p.A., ideatore del nuovo dispositivo. "Dagli elementi agli atti - scrive ancora l'Antitrust - risulterebbe che Autostrade per l’Italia S.p.A., primaria concessionaria autostradale in Italia per porzione chilometrica gestita, attraverso il proprio ruolo decisionale predominante in sede associativa, si sia adoperata per mantenere in essere la storica chiusura del sistema nazionale del telepedaggio. Allo stesso tempo, Autostrade per l’Italia S.p.A., tramite lo strumento associativo AISCAT, sembrerebbe avere tentato di 'dirottare' gli operatori nuovi entranti verso il Sistema Europeo di Telepedaggio (SET) e il Sistema Interoperabile del Telepedaggio per Mezzi Pesanti (SIT-MP), più onerosi del sistema nazionale dal punto di vista dei requisiti richiesti per l’accreditamento e della relativa procedura, nonché delle condizioni applicate, sia  sotto il profilo contrattuale, sia sotto il profilo relativo alla possibilità di accordare alla clientela sconti, sia ancora sotto il profilo del trattamento dei cosiddetti errati transiti, cioè l’addebito all’utenza del pedaggio per un transito nonostante la mancata rilevazione del veicolo in entrata.
Inoltre, Autostrade per l’Italia avrebbe attuato ulteriori impedimenti e ritardi allo sviluppo del SET attraverso lo strumento associativo, in relazione all’adeguamento al SET di tutti i varchi autostradali e della relativa cartellonistica (ancora oggi non completamente implementati)".
L’inizio dell’abuso risalirebbe almeno a gennaio 2019, quando UnipolTech ha presentato una formale richiesta di accreditamento per svolgere il servizio di telepedaggio sulla rete autostradale italiana in concessione, a seguito della quale, l’associazione (dietro la quale agiva Autostrade per l’Italia S.p.A.) sembrerebbe aver procrastinato con comportamenti dilatori l’accreditamento della società al SET e imposto l’opzione per il solo SIT-MP.
"L’abuso - conclude l'Authority - sembrerebbe ancora in essere".
Luigi Giorgetti

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