ROMA - E' arrivato lo stop alla proposta di legge (primo firmatario l'on. Francesco Borrelli) che intendeva introdurre il premio minimo nazionale per le polizze Rcauto. L'articolato dell'esponente di Avs prevedeva che le compagnie fossero tenute a riconoscere, all'atto della stipulazione del contratto o del suo rinnovo, l'applicazione del premio più basso previsto in Italia da ciascuna impresa per la corrispondente classe universale di assegnazione del singolo assicurato. E ciò a tutti gli assicurati che non avessero denunciato sinistri negli ultimi dieci anni.
L'Aula di Montecitorio ha invece dato il via libera ad un un emendamento soppressivo dell'articolo unico della proposta con 149 sì e 69 voti contrari.
A margine della votazione l'on. Andrea De Bertoldi (FdI) ha così sottolineato: "Nessuno in questo Parlamento ha piacere che i consumatori del Sud siano svantaggiati, ma la proposta presentata dall'on. Borrelli non è tecnicamente percorribile, tanto più che porterebbe una percentuale irrisoria di persone ad avere un qualche beneficio. Sono pochissimi, infatti, in Italia coloro che possono vantare di non aver avuto un sinistro negli ultimi 10 anni, mentre chi ha avuto un piccolo incidente - se la proposta Borrelli fosse stata approvata - avrebbe finito con il pagare una tariffa più alta dell'attuale".
I problemi si risolvono senza demagogia, ha aggiunto De Bertoldi.
Luigi Giorgetti
Rcauto, bocciata la proposta del premio minimo nazionale. De Bertoldi (FdI): Un'idea che avrebbe favorito pochi e penalizzato la maggior parte dei consumatori
