MILANO - Tradizionale resoconto Ania sulla raccolta premi. Nel 2022, secondo l'Associazione delle imprese assicurative, l'ammontare dei premi medi dell'Rcauto si è ridotto del 2,4%, risultato "sia di una revisione delle politiche tariffarie, che hanno accolto l'evidenza tecnica di una sinistrosità ancora inferiore all'anno precedente la pandemia, sia di una persistente e intensa pressione competitiva tra le imprese".
L'Ania sottolinea in una nota, come si sia "trattato, per questo ramo, dell'undicesimo anno di variazione negativa o nulla del premio medio praticato, che ha portato a un calo del volume premi dal 2011 al 2022 di oltre 6 miliardi in valore assoluto (di cui oltre 1,6 miliardi tra il 2019 e il 2022) e del 35% in termini percentuali (circa -12% nell'ultimo triennio)".
Per quanto riguarda gli altri rami Danni, questi - rileva l'Ania - sono stati "certamente influenzati dalla positiva fase ciclica del PIL la cui crescita è stata sostenuta dalla domanda nazionale ma anche da una forte espansione dei consumi delle famiglie. La crescita complessiva di questo comparto è stata dell’8,2% e sono risultati in aumento i premi di tutti i rami; quelli che hanno registrato una variazione positiva uguale o superiore alla media sono stati i seguenti: Rc generale (+8,2%), Altri danni ai beni (+8,3%), i rami Credito e Cauzione (+10,5%), Malattia (+12,5%), Trasporti (+13,8%) e il ramo Perdite Pecuniarie i cui premi crescono del 23,3%. Hanno mostrato tassi di crescita inferiori alla media ma comunque positivi i rami: Infortuni (+4,3%), Incendio (+6,2%), Corpi veicoli terrestri (+6,3%), Tutela legale (+6,4%), Assistenza (+7,0%)". Nel 2022, l’incidenza della raccolta Danni sul Prodotto Interno Lordo è pari all’1,9%, in linea con l’anno precedente.
Luigi Giorgetti