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MILANO - La recente bozza della Manovra di Bilancio ha portato in luce una proposta che potrebbe cambiare radicalmente il panorama dell'assicurazione in Italia. Questa proposta riguarda la polizza contro eventi catastrofali che, se approvata, avrà un impatto significativo su imprese e compagnie di assicurazione. Il Governo sta esaminando attentamente questa iniziativa, che rappresenta una risposta diretta alle crescenti sfide che l'Italia ha dovuto affrontare negli ultimi anni.
Negli ultimi 15 anni, l'Italia è stata teatro di due terremoti devastanti, una pandemia e una serie di calamità naturali tra cui alluvioni, frane e inondazioni. Inoltre, l'attività vulcanica nei Campi Flegrei, nell'area napoletana, è aumentata notevolmente, portando il Governo a emanare un decreto legge specifico per far fronte a un'eventuale emergenza. Questi eventi hanno causato gravi danni alle infrastrutture e alle imprese, con il Governo che ha dovuto affrontare costi considerevoli per le riparazioni.
La copertura prevista riguarda i danni alle immobilizzazioni materiali causati da calamità naturali ed eventi catastrofali. Gli "eventi catastrofali" sono definiti come sismi, alluvioni, eruzioni vulcaniche, fenomeni di bradisismo, frane, inondazioni ed esondazioni. In caso di mancata adesione a questa polizza obbligatoria, le imprese sono soggette a sanzioni amministrative pecuniarie, che variano da 200mila euro a un milione di euro. Un aspetto interessante è che l'inadempimento all'obbligo di assicurazione avrà ripercussioni anche sull'assegnazione di contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario da parte dello Stato, compresi quelli previsti in occasione di eventi calamitosi e catastrofali. Gli operatori assicurativi avranno la flessibilità di offrire questa copertura in diverse modalità, inclusa l'assunzione diretta dell'intero rischio, ma anche in coassicurazione o in forma consortile. Inoltre, il contratto potrebbe prevedere un eventuale scoperto, noto fra gli addetti come "franchigia assoluta," che non supererà il 10-15% del valore dei beni assicurati.
I premi assicurativi saranno proporzionali al rischio associato. Un aspetto significativo della proposta è la copertura statale offerta attraverso Sace, che potrà coprire fino al 50% degli eventuali indennizzi, con un limite massimo di 5 miliardi di euro per ciascun anno del triennio 2024-2026. Tuttavia, la bozza non specifica ancora la dotazione finanziaria necessaria per sostenere questa misura.
La bozza della Manovra di Bilancio prevede l'obbligo per tutte le imprese con sede legale in Italia e per tutte le imprese estere con una stabile organizzazione in Italia di stipulare "contratti assicurativi a copertura dei danni alle immobilizzazioni materiali direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale". La scadenza fissata per l'adempimento di questo obbligo è il 31 dicembre 2024. Quest’obbligo, che noi intermediari già conosciamo come “obbligo a contrarre” potrebbe creare non pochi mal di testa, soprattutto alle compagnie assicuratrici che si vedrebbero costrette ad assumere obbligatoriamente rischi in ogni zona geografica del Paese, dovendo provvedere a riassicurarsi, in tutto o in parte onde non aumentare eccessivamente la propria esposizione, affare piuttosto complicato visto che anche i riassicuratori guardano con preoccupazione questo tipo di assunzioni alla luce anche degli effetti dovuti al climate change. Inoltre, come sanno gli addetti ai lavori, ci sarebbe l’annoso problema delle riserve: queste riserve riguardano i premi che sono stati incassati, ma che coprono periodi futuri. Sono legate alle polizze in corso e vengono rilasciate man mano che il periodo di copertura si estingue. In pratica riserve finanziarie che ogni compagnia deve accantonare per far fronte ad eventuali sinistri futuri. Questa parte della bozza potrebbe in parte vanificare l’effetto del provvedimento stesso, inducendo le compagnie ad applicare tariffe insostenibili dalla maggior parte dei soggetti che operano nelle zone più a rischio e trovandosi così al punto di partenza.
La proposta di una polizza anti-catastrofe obbligatoria rappresenta una risposta alle sfide che l'Italia ha affrontato in termini di calamità naturali ed eventi catastrofali. Se questa iniziativa verrà confermata e adottata, avrà un impatto significativo sull'assicurazione in Italia, obbligando le imprese a coprire i danni causati da tali eventi. Resta da vedere come evolverà la bozza e come verrà implementata questa misura nel sistema assicurativo italiano, ma rappresenta sicuramente un passo importante verso una maggiore resilienza contro le catastrofi naturali.
Tiziano Salerno

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