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Prof. Antonio Coviello

ROMA - La Commissione Finanze della Camera dei Deputati, nell’ambito della discussione della proposta di legge per l’applicazione del premio minimo RC Auto su base nazionale in mancanza di sinistri negli ultimi dieci anni, ha audito il Prof. Antonio Coviello, Garante Nazionale degli Assicurati.
Ricercatore del CNR e Docente di Marketing Assicurativo nell'Università di Napoli Suor Orsola Benincasa, il Prof Coviello ha illustrato alla Commissione una ricerca-studio. "Allo stato attuale - spiega il Garante - le tariffe assicurative sono differenziate in ragione di diversi elementi di rischio, uno dei quali è afferente alla residenza del proprietario del veicolo. Sulla base di questo elemento tariffario, automobilisti con il medesimo stile di guida sono soggetti a premi assicurativi diversi in ragione del potenziale di rischiosità del territorio di residenza.
Così, per esempio, gli automobilisti residenti a Prato o Napoli affrontano costi assicurativi più elevati rispetto agli omologhi residenti nella provincia di Belluno o Enna, nonostante il loro analogo comportamento alla guida, indenne da sinistri. Certamente complesso correggere queste differenze – ha chiosato il Garante – tuttavia ho illustrato alla Commissione parlamentare situazioni e provvedimenti utili a eliminare fenomeni di evasione assicurativa o ricorso improprio a targhe straniere, a danno dell'intera collettività".
Secondo Coviello, la logica della mutualità, tipica dell’assicurazione, in caso di premio medio nazionale, porterebbe evidentemente a un decremento del premio assicurativo in alcune province, ma andrebbe a discapito di altre dove necessariamente i premi aumenterebbero. Ma il problema e le relative difficoltà economiche per il consumatore nascono proprio dal caro tariffe.
Ad esempio, per assicurare un ciclomotore 125cc nella classe d’ingresso assicurativo Bonus/Malus 14 - non avendo i requisiti per la c.d. “Legge Bersani” - il premio medio annuale richiesto dalle prime 10 compagnie di mercato per uno studente è pari a: 1.279 euro a Milano, 1.964 euro a Roma, 2.265 euro a Napoli.
Premi assicurativi insostenibili non solo per uno studente, ma persino per qualsiasi famiglia, che porterebbero anche all’evasione Rc auto.
Tema assolutamente da attenzionare quello dell’evasione che deriva prevalentemente dal caro tariffe e “interessa circa 2,6 milioni di veicoli non assicurati, oltre il 5% del totale circolante in Italia. In alcune regioni - sostiene Coviello - questa percentuale assume livelli molto superiori, un fenomeno che nella città di Napoli è stimato in oltre 1 veicolo su 10. Ma c’è da chiedersi se, alla luce dei premi richiesti dalle imprese di assicurazione a coloro che si assicurano per la prima volta, in assenza dei benefici ‘Bersani’, non vi siano responsabilità condivise. Tanto che, per esempio a Napoli, per non rinunciare all’assicurazione si sta diffondendo il fenomeno di veicoli con targa straniera. Non è raro, infatti, imbattersi in veicoli (soprattutto ciclomotori e motocicli) reimmatricolati in Polonia (anziché in Romania o Bulgaria) e circolanti con assicurazione dello Stato di immatricolazione: 53.000 targhe straniere circolanti in Italia (35.000 solo a Napoli)”.
Roberto Pisano

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