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Renato Brunetta, Presidente Cnel


MILANO - Abbiamo più volte analizzato i dati forniti dal Cnel, riguardanti la proliferazione di Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL), il cui numero ha superato ogni previsione ed attesta inequivocabilmente l’incapacità di quelli che, fino ad alcuni decenni fa, erano i Sindacati di riferimento dei Lavoratori (Cgil, Cisl, Uil) di coprire l’intero eterogeneo mondo produttivo con una contrattazione sufficientemente flessibile ed al passo con i tempi. Crescono, con imponente progressione, i Sindacati autonomi e conseguentemente i CCNL sottoscritti dalle (relativamente) nuove Oo.Ss. dei lavoratori, quali Confsal ed UGl, per fare alcuni esempi.
Il settore terziario (commercio, servizi, ecc.) conta un numero particolarmente alto di CCNL applicati, regolarmente registrati presso il Cnel, con significative differenze tra di essi. In particolare, riguardo alla retribuzione mensile media, l’esistenza di diversi CCNL applicabili a lavoratori che svolgono la medesima mansione, potrebbe innescare una certa competizione contrattuale.
Nell’applicazione dei CCNL occorre prestare attenzione ai diversi trattamenti retributivi e normativi. Un´interessante ricerca dal titolo "CCNL e Competizione contrattuale nel settore terziario"​, effettuata dall´Università di Economia Roma Tre e Labchain (Centro universitario di studi avanzati su blockchain, innovazione e politiche del lavoro), pubblicata a fine dicembre 2024, consente di toccare in concreto, in un comparto così importante come quello del Terziario, le sensibili differenze che si rilevano applicando un contratto collettivo piuttosto che un altro, a Lavoratori che svolgono le medesime mansioni. L´analisi comparativa riguarda i quattro principali contratti collettivi nazionali di riferimento, tutti regolarmente registrati al CnelL: Il CCNL Confcommercio, firmato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil (cod. Cnel Inps H011), Il CCNL Anpit, Aifes, Confimprenditori, Unica, firmato con Cisal Terziario e Cisal (cod. Cnel ​Inps H024), Il CCNL Cifa, sottoscritto con la Confederazione dei Sindacati autonomi dei Lavoratori Confsal (cod. Cnel Inps H03A), Il CCNL Federterziario, firmato con
Ugl Terziario (cod. Cnel Inps H02P). “I numeri sono numeri, c’è poco da aggiungere”, ha commentato il consigliere del Cnel Michele Tiraboschi durante un seminario organizzato dalla Commissione per l’informazione dello stesso Ente.
Risulterebbe che per un apprendista, il divario retributivo tra un CCNL ed un altro possa arrivare anche a più di 8.000 euro all’anno. Per un commesso, invece, a seconda del contratto che gli viene applicato la retribuzione può anche variare di oltre 400 euro al mese, 250 euro per un cassiere e 155 per un caporeparto. Sono le cifre di una flessibilità ormai presente in quasi tutti i settori produttivi del Paese, introdotta grazie ad un numero crescente di CCNL ed all’esistenza di un numero crescente di Sigle sindacali, lato lavoratori dipendenti e lato datori di lavoro.
Nel segmento della distribuzione assicurativa, la contrattazione è ancorata a due filoni principali: Sna e Confsal (Fesica Confsal, Confsalfisals) da un lato, con il Contratto largamente maggioritario del settore assicurativo agenziale italiano e Anapa con Fisac/First/Uilca dall’altro, firmatari di un Contratto che, lato datoriale, è caratterizzato da un ristretto numero di imprese agenziali che lo applicano e dal noto problema di rappresentatività che interessa la sigla datoriale firmataria (Anapa). A questi si aggiungono alcuni CCNL, siglati da Sindacati che non si sono rapportati con alcuna Rappresentanza nazionale degli agenti assicurativi e che vengono applicati ad un numero assai ristretto di lavoratori. La Legge non lo
vieta. Si trovano tracce di applicabilità al lavoro nelle agenzie, in alcuni Contratti ad esempio del Terziario, firmati senza alcun coinvolgimento del Sindacato nazionale agenti, né di altre associazioni sindacali degli agenti stessi. A volte questi Contratti “pirata” sono firmati addirittura da Federazioni riconducibili alla Cgil, alla Cisl oppure alla Uil. Altre volte da Oo.Ss. la cui stessa esistenza era, fino a qualche settimana prima della firma del Contratto, sconosciuta ai più!
Almeno, per gli agenti iscritti Sna e per i rispettivi lavoratori dipendenti c’è una certezza: gli iscritti al Sindacato maggioritario degli agenti assicurativi devono applicare il CCNL sottoscritto da Sna, che attualmente è il CCNL Sna/FesicaConfsal/Confsalfisals rinnovato nel 2018 e versare i contributi all’Ente Bilaterale collegato al medesimo Contratto “Ebisep”.
La raccomandazione è ancora una volta quella di verificare che il proprio consulente-paghe, il proprio commercialista, o chi altri si occupi della gestione dei Lavoratori agenziali predisponga la documentazione in modo corretto, compreso il Mod. F24 mensile con il quale versiamo i contributi all’Ebisep.
I numeri indicano infatti che alcune migliaia di agenti, pur applicando il CCNL Sna/Confsal cioè quello corretto, continuano a versare i contributi all’Enbass, l’Ente bilaterale collegato al Contratto Anapa e questo è un comportamento da evitare. Non solo perché, così facendo, si sottraggono importanti risorse all’Ente Bilaterale del nostro contratto, l’Ebisep, ma anche perché il Cnel, in collaborazione con l’Inps, calcola ogni mese il numero dei versamenti effettuati ai vari Enti bilaterali e da esso ricava l’indice di diffusione (applicazione) di ogni singolo CCNL.
Claudio Demozzi

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