MILANO - Aumentano i reclami per le compagnie assicurative in Italia. Nel primo semestre del 2024, secondo l’ultimo aggiornamento dell’Ivass, le imprese di assicurazioni che operano nel nostro Paese sono state oggetto di 62.330 reclami, con un aumento del 18,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’incremento dei reclami deriva principalmente dalle segnalazioni attinenti alle compagnie italiane, che registrano un clamoroso +20,5% su base annua, rispetto al +12,1% dei reclami riguardanti le compagnie straniere.
La maggior parte dei reclami continua a riguardare la RcAutoveicoli (44,1%); seguono quelli inerenti gli altri rami Danni non-auto (41%). I reclami che interessano il ramo Vita sono il 14,9% del totale.
Per quanto riguarda l’esito dei reclami, il 33% delle segnalazioni è stato accolto e l’8% si è concluso con una transazione: tutti gli altri (59%) sono stati respinti. Il tempo medio di risposta si è attestato a 22 giorni, ben al di sotto della soglia prevista a livello normativo di 45 giorni.
Nel frattempo il Governo sembra intenzionato, forse già in Legge di Bilancio, ad incorporare l’Ivass, l’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, in Banca d’Italia. Il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi ha fatto sapere in una nota che il Sindacato non ritiene, tale aggregazione, funzionale all’esercizio di un’efficace vigilanza sul settore delle assicurazioni, che presenta peculiarità tipiche e molto diverse da quelle di banche e società finanziarie. “Riteniamo che il settore assicurativo, per la sua importanza e rilevanza economica e sociale, meriti un Istituto di vigilanza specializzato, distinto e diverso da quello del segmento bancario”, precisa il Presidente Demozzi che a breve avrà modo di rimarcare la posizione durante alcuni importanti incontri istituzionali fissati per la prossima settimana.
La Redazione