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MILANO - In una nota l'Antitrust informa di aver concluso un'istruttoria nei confronti di Poste Italiane e di aver provveduto ad irrogare una sanzione da 1,4 milioni di euro in riferimento all'attività di collocamento e gestione dei Buoni Fruttiferi. Secondo l'Agcm, Poste avrebbe "omesso e/o formulato in modo ingannevole informazioni essenziali relative ai termini di scadenza e di prescrizione di tali titoli".
La vigente normativa prevede che i diritti dei titolari dei Buoni Fruttiferi Postali si prescrivano dopo dieci anni dalla data di scadenza del Buono stesso, con la conseguenza che né il capitale né gli interessi siano più esigibili. La condotta di Poste è stata ritenuta "idonea ad indurre in errore il consumatore per quanto riguarda proprio l'esercizio dei diritti di credito relativi al Buono sottoscritto". Ma c'è di più: l'Autorità ha accertato che, riguardo ai titoli cartacei caduti in prescrizione negli ultimi cinque anni, Poste ha omesso di informare preventivamente e in maniera adeguata i titolari di Buoni prossimi alla scadenza del termine di prescrizione, "causando il mancato rimborso dei relativi importi".
"Ora che Poste si occupa a 360 gradi anche di distribuzione assicurativa - sottolinea il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi - e che dunque i danni potenziali di simili comportamenti possono essere devastanti per i cittadini italiani, sarebbe il momento di chiedersi se non dovrebbe invece occuparsi del miglioramento del servizio postale e dunque del servizio pubblico che dovrebbe, sottolineo dovrebbe, essere il suo core business".
Luigi Giorgetti

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