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MILANO - Facile.it ha vinto il ricorso presentato al Consiglio di Stato con il quale si chiedeva l'annullamento della sanzione complessiva di 7 milioni di euro comminata nel 2021 da AGCM. La sentenza è intervenuta sulle due pratiche precedentemente contestate e sanzionate dall’Authority.
La prima è la pratica commerciale contestata come ingannevole a Facile.it ed in violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, per non aver fornito informazioni chiare in merito alla possibile modifica delle condizioni economiche dei prestiti da parte degli istituti di credito eroganti rispetto a quelle prospettate all’esito del processo di comparazione e alla natura di intermediario assicurativo di Prima Assicurazioni S.p.A, nonché al fatto che la stessa collochi polizze con risarcimento in forma indiretta. Secondo il Consiglio di Stato, che ha cancellato la sanzione di € 1.050.000,00, Facile.it ha informato chiaramente i consumatori sin dal primo contatto, e durante il processo di preventivazione, che il preventivo del prestito non è definitivo; nonché che Prima Assicurazioni, così come altri partner, è un intermediario assicurativo che intermedia polizze con risarcimento sia diretto (Card) che ordinario (No-Card).
Il secondo comportamento, che nel 2021 fu oggetto della sanzione AGCM ammontante a € 5.950.000,00 annullata con questa sentenza del Consiglio di Stato, è quello di “pratica commerciale aggressiva”, in violazione degli articoli 20, 24 e 25 del Codice del Consumo. L’AGCM aveva sanzionato Facile.it per aver proposto insistentemente, agli utenti che l’avevano già rifiutata, la possibilità di abbinare ai prestiti una copertura assicurativa facoltativa attraverso pop-up sul sito Facile.it e per aver svolto un’attività di sollecitazione all’acquisto attraverso i propri call center, in assenza di un’espressa richiesta dei consumatori. Il Consiglio di Stato è intervenuto sulla valutazione dell’Authority, specificando che quel pop-up non costituiva una forma di pressione a fronte di una decisione già presa, ma rappresentava uno strumento virtuoso al fine di offrire al consumatore la facoltà di usufruire di un servizio di cui poteva aver bisogno. Per quanto riguarda l’attività di call center predisposta da Facile.it, il Consiglio di Stato ribadisce che trattasi di servizio di consulenza ed assistenza, gli utenti che hanno dichiarato di non essere interessati all’offerta o che hanno espressamente chiesto di non essere chiamati, non vengono contattati e che il call center non veicola messaggi aggressivi o fuorvianti tramite le chiamate.
Franco Domenico Staglianò

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