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Un momento dei lavori


ROMA - Si è tenuta oggi (19 giugno, ndr) la tradizionale presentazione della Relazione Annuale Ivass, svolta dall'Istituto di vigilanza nei confronti di compagnie di assicurazione e di intermediari, a tutela dei consumatori.
Questi i dati salienti: nel 2024 la raccolta premi totale (Danni + Vita) è salita a quota 151,4 miliardi di euro, pari ad una incidenza sul PIL del 6,9% (6,1% nel 2023).
Anche nel 2024, la parte del leone è stata fatta dal ramo Vita che pesa per il 73% sul totale: ben 110,6 miliardi di euro, con una crescita del 21,2% rispetto all’anno precedente; soprattutto grazie alle unit-linked (+59%). In ordine a questo specifico prodotto di investimento, l’Ivass ha annunciato lo studio di un sistema di comparazione dei costi di gestione, al fine di consentire al consumatore di poter scegliere in modo consapevole fra agli oltre 500 prodotti individuali IBIP presenti sul mercato italiano. I principali canali di vendita del ramo Vita continuano ad essere quelli bancario e postale con il 56% della raccolta complessiva. A seguire, gli agenti con il 24,7% e i consulenti finanziari (16,9%).
Per quanto attiene, invece, al ramo Danni, il 2024 si è chiuso con una raccolta pari a 47,3 miliardi di euro (+8,8% rispetto al 2023). In questo caso, l’incidenza sul PIL è stata pari all'1,9% contro l'1,8% del 2023. L’incremento ha riguardato tutti i segmenti: l’auto, il property, la Rc generale. Da rilevare, inoltre, che nel ramo Danni – settore a forte consulenza professionale – la raccolta è derivata per il 77,1% dalle agenzie, per il 10,4% dai broker, per il 9,8% dai consulenti finanziari e dagli sportelli bancari / postali e solamente per il 2,7% dalla vendita diretta di imprese specializzate. L'intera attività ha prodotto un risultato d’esercizio pari a 4,6 miliardi di euro, con un incremento di 2,5 miliardi rispetto al 2023.
Relativamente ai premi Rcauto, l’Ivass ha rilevato come la tendenza a forti aumenti, determinati dal precedente fenomeno inflattivo del 2022, si stia spegnendosi e le tariffe si stiano via via riducendo. Medesimo trend anche nel primo trimestre di quest'anno. A proposito della Rcauto, la Relazione Annuale ha anche posto in evidenza l’attività di vigilanza svolta contro le frodi. Per quanto concerne l’utilizzo abusivo dei siti online, nel 2024 ne sono stati oscurati 247.
Nonostante l’attività di regolamentazione e di vigilanza, i rapporti tra imprese e consumatori continuano a evidenziare elementi di criticità: i reclami presentati direttamente all’Ivass sono aumentati del 19,8%, mentre quelli gestiti direttamente dalle imprese, hanno fatto segnare un +5,6%, sempre rispetto al 2023. L’Ivass conferma che a breve sarà operativo l’Arbitro Assicurativo, giusto il tempo di organizzare il previsto Comitato delle Rappresentanze.
76 milioni! Tanti sono stati i risultati elaborati dal Preventivatore Rcauto, soluzione che - nelle intenzione dell’Ivass - avrebbe il compito di calmierare i prezzi e di offrire ai consumatori uno strumento per difendersi da offerte fuori mercato. Peccato, però, - sottolineiamo noi - che l’85% dei preventivi non sia stato richiesto dai consumatori, ma elaborato dagli intermediari, obbligati da una specifica norma, giudicata da i più, "inutile e financo dannosa". I preventivi, ad esempio, non tengono conto degli sconti tariffari regolarmente erogati nelle agenzie e pertanto finiscono per prospettare premi assicurativi maggiori di quelli realmente applicati. L’Ivass ha promesso, però, di migliorare l’operatività del sistema di preventivazione. Vedremo.
Giacomo Anedda

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