♦ La recente presa di posizione da parte di diverse associazioni: consumatori, carrozzieri, periti, familiari delle vittime, contro il dilagante abuso di clausole vessatorie nei contratti assicurativi, non poteva non vedere schierato anche lo Sna a sostegno della richiesta di un intervento governativo, a tutela dei diritti dei consumatori.
Stando soprattutto alla denuncia delle associazioni dei consumatori, le pratiche attuate dalle compagnie in materia di risarcimento del danno, sono scorrette in quanto, anziché risolvere i problemi, finiscono per arrecare ulteriore danno soprattutto agli automobilisti italiani. Gli assicurati - o meglio ancora i danneggiati - lamentano il fatto che, a causa della presenza di clausole contrattuali ritenute oppressive e limitanti, essi siano indotti, loro malgrado, ad accettare carrozzerie preventivamente selezionate dalle stesse compagnie. Una palese limitazione della libertà di scelta del consumatore e del suo diritto a rivolgersi presso la carrozzeria di fiducia per ottenere una riparazione a regola d’arte, nel rispetto della sicurezza del veicolo stesso.
Come sempre accade in queste circostanze, quando è in gioco la credibilità del mercato assicurativo e del nostro ruolo professionale - quando cioè si tratta di scegliere tra le pretese speculative delle compagnie e il diritto dei clienti di veder rispettati i loro interessi - gli agenti non hanno dubbi ne esitazioni: prima di tutti e di tutto vengono loro, anche a costo di deludere le aspettative delle proprie mandanti.
Se fino ad oggi gli attacchi tendenti a minare la fiducia che i consumatori riversano verso gli intermediari professionali, sono andati a vuoto, nonostante l’aggressività di alcuni canali alternativi rasentino spesso la scorrettezza, ciò è dovuto al fatto che gli agenti sono sempre stati più vicini agli interessi della clientela, piuttosto che alle istruzioni impartite da qualche direttore generale e/o amministratore delegato. Fedele a questa filosofia, bene ha dunque fatto lo Sna a schierarsi con gli assicurati e denunciare l’abuso di clausole contrattuali sempre più invasive e ingiuste.
Non è quindi un caso se le compagnie investono tante risorse economiche nel tentativo di far crescere i canali alternativi a quello agenziale; il ridimensionamento degli agenti nel mercato e nelle preferenze degli assicurati, sarebbe una vera manna per loro. Senza di noi e senza la nostra attività di consulenti affidabili, per le imprese assicurative sarebbe molto più facile manovrare il mercato a loro piacimento.
Giacomo Anedda
Non è sempre facile, ma sappiamo bene cosa fare
