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Giacomo Anedda


♦ Se c’è una cosa particolarmente odiosa e insopportabile, almeno dal nostro punto di vista, questa è sicuramente l’ambiguità in ambito finanziario che taluni protagonisti del mercato avrebbero messo in atto a danno dei consumatori. Attività che inevitabilmente, se confermate, finirebbero per indebolire il mercato e colpire gli intermediari leali e corretti, i quali, anche a costo di perdere affari e fatturato, non approfittano della fiducia concessa loro dai propri clienti, ed evitano di vendere prodotti palesemente inadeguati; soprattutto se attinenti al risparmio delle famiglie.
Il risparmio è sempre importante, soprattutto per il nostro Paese, conosciuto per l’alta propensione al risparmio. Anche per questa ragione l’Ocse - l’organizzazione internazionale di studi economici per i paesi membri – quest’anno per il terzo anno di fila, ha organizzato “il mese dell’educazione finanziaria” meglio conosciuta come Edufin e sino al 6 novembre, si sono tenuti una serie di eventi online, appositamente finalizzati ad accrescere le conoscenze degli italiani, in materia di gestione delle risorse finanziarie e previdenziali.
Anche questa volta, tanti i soggetti economici e le figure istituzionali che si sono alternate nel dare suggerimenti e aiutare i consumatori a fare scelte ragionate: scuole, banche, docenti universitari, professionisti del risparmio, associazioni, Enti e tanti altri ancora. Lo Sna ha voluto dare il proprio contributo organizzando il 27 ottobre scorso a Milano, insieme alla Confconsumatori, un evento a beneficio dei consumatori, dal significativo titolo: “Oltre le norme. Soluzioni integrate per la tutela dell’utente assicurativo”.
La formazione e l’educazione finanziaria è fondamentale. Recenti studi economici ci dicono che essa è addirittura una vera e propria emergenza: infatti appena il 30% degli italiani è dotato di una adeguata alfabetizzazione finanziaria, cosa questa che consente loro di valutare la consistenza di un offerta di risparmio o di previdenza; mentre al contrario, il restante 70% rischia di rimanere vittima della propria “ignoranza”, e finisce per fare a scelte occasionali, dettate più dal sentimento comune.
È in questo contesto di latente fiducia mal riposta, che l’ipocrisia finanziaria di operatori scorretti si insinua e ingrossa i propri bilanci, se è vero che l’Antitrust - l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – è spesso intervenuta per sanzionare quegli stessi competitori che sgomitavano per essere presenti ai forum online dell’Edufin.
Ci ha negativamente colpito, ad esempio, che proprio Poste Italiane, conosciuta anche per essere un autorevole partecipante agli eventi in videoconferenza di Edufin, sia incorsa in una sanzione di 1,4 milioni di euro da parte dell’Antitrust, a conclusione di un'istruttoria. L’accusa mossa a Poste Italiane è quella di “aver svolto attività di collocamento e di gestione dei Buoni Fruttiferi Postali, avendo omesso e/o formulato in modo ingannevole informazioni essenziali relative ai termini di scadenza e di prescrizione di tali titoli”. Tutto ciò a dispetto dei pressanti inviti, rivolti ai risparmiatori dal suo stesso sito internet, a prestare la massima attenzione prima di sottoscrivere formule di risparmio.
Giacomo Anedda

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