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Giacomo Anedda


♦ Cos’è il Modello di Organizzazione e Gestione, meglio conosciuto con l’acronimo MOG? È il documento previsto dal D.Lgs 231/2001, nel quadro più ampio della responsabilità che pone, anche a carico dell'impresa commerciale, una responsabilità amministrativa e penale, in dipendenza di determinati reati commessi da amministratori, dirigenti, dipendenti o anche da terzi mandatari, qualora l’impresa realizzi dei vantaggi. Un ulteriore scudo a difesa dei consumatori.
Ci piace credere che il MOG non sia un semplice ammonimento - uno dei tanti che l’insaziabile burocrazia italiana sforna a getto continuo - ma una vera e propria attribuzione di responsabilità a carico di società e organizzazioni inaffidabili. Una minaccia che potrebbe tramutarsi in pesanti conseguenze economiche e penali, se è vero che la somma da pagare può arrivare fino a 1,5 milioni di euro e a carico dell’impresa, l’interdizione dell’attività fino a 2 anni. Già da queste poche righe si possono intuire e condividere le preoccupazioni delle imprese e la loro sensibile attenzione verso la normativa MOG. Tutta l’organizzazione ne viene coinvolta, sia a livello di risorse umane interne (amministratori, dirigenti, dipendenti) e sia verso tutti i collaboratori esterni, agenti e collaboratori compresi.
Non desta quindi alcuna sorpresa il fatto che le compagnie, sollecitino la rete agenziale ad una “presa visione” dell’importante modello organizzativo, elaborato da qualificati esperti di diritto a loro volta assistiti da altrettanti autorevoli studi legali e amministrativi. Ciò che desta invece una certa perplessità – ma fino ad un certo punto conoscendo le nostre mandanti – è il fatto che da alcuni agenti e rispettivi collaboratori, si pretenda la rapida “presa visione”, di documenti e di elaborati che, per numero di pagine e per la natura stessa degli argomenti in essi trattati, richiederebbero invece alcune settimane di tempo.
Spulciando tra i vari siti delle compagnie, ci si può imbattere in tanti MOG e la “presa visione” può risultare molto problematica. Il documento impegna mediamente una sessantina di pagine, ma con qualche eccezione. A Groupama, ad esempio, di pagine ne bastano appena 23, mentre alla UnipolSai di pagine ne servono ben 354; inoltre, non bisogna trascurare il fatto che gli agenti di quello stesso gruppo, devono anche “prendere visione” di ulteriori 355 pagine di Unisalute. Curiosamente le banche che vendono prodotti assicurativi – compresi gli istituti che vendono polizze del gruppo Unipol – pubblicano MOG sorprendentemente “light”: appena una cinquantina di pagine (copertina e sommario compresi).
Mah!
Migliaia di pagine e milioni di parole, soltanto per prendere il solenne e formale impegno che la tale compagnia farà le cose per bene. Un incredibile spreco di tempo, di inchiostro, di diottrie, di fogli da stampare che potrebbe essere facilmente sostituito da una sola frase, vergata a mano dagli amministratori: ci impegniamo ad essere sempre onesti, corretti, a rispettare i clienti, la legge, e i regolamenti.
Giacomo Anedda

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