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Franco Domenico Staglianò


♦ Chiara. Ferma. Inequivocabile. Puntuale. Perentoria. Sono questi i cinque aggettivi che caratterizzano la lettera che il Presidente nazionale di Sna Claudio Demozzi ha inviato a tutte le imprese di assicurazioni operanti in Italia nella Rcauto e per conoscenza all’Ania, all’Ivass, all’AGCM e al Ministero delle Imprese, nelle persone del Ministro Adolfo Urso e del Sottosegretario Massimo Bitonci, al termine dei lavori tenutisi a Bologna nella giornata del 1° marzo, alla quale hanno preso parte l’Esecutivo Nazionale di Sna e il Comitato dei Gruppi Aziendali Agenti con le rispettive Giunte Esecutive.
Dopo aver ripetutamente dichiarato e dimostrato l’impossibilità di adempiere a quanto previsto dal Regolamento Ivass
n. 51, lo Sna ha deliberato di respingere il contenuto delle circolari diramate dalle mandanti aventi ad oggetto le procedure applicative dello stesso in piena sintonia con i Gruppi Aziendali con una votazione unanime a significare una volta di più la granitica compattezza e condivisione di vedute. Una condivisione di vedute anche da parte di alcune associazioni consumeristiche, sempre attente alla tutela dei diritti dei clienti-utenti-consumatori che esigono trasparenza e rifuggono da ogni pastoia burocratica.
L’art. 1427 del Codice Civile pende come una spada di Damocle sugli agenti che sarebbero esposti a serie conseguenze se un cliente chiedesse l’annullamento del contratto perché ha espresso erroneamente il proprio consenso o lo stesso gli è stato estorto o carpito con dolo, un rischio che non intendiamo correre e di cui non vogliamo farci carico. E se il TAR del Lazio ha annullato l’art. 11 lettera c) del Regolamento Ivass n. 51, le imprese non possono ripristinare obblighi cassati dalla sentenza. E quelle che hanno predisposto blocchi informatici operativi, devono provvedere immediatamente a rimuoverli e se tali blocchi hanno inciso sull’obbligo a contrarre e di conseguenza sulla qualità del servizio offerto alla clientela, la responsabilità cadrà esclusivamente sulle imprese.

Anche la politica si sta muovendo con le interrogazioni parlamentari dell'on. De Bertoldi e dell’on. Foti, ma sappiamo che non basta: per annullare un Regolamento Ivass è necessario ricorrere a un Decreto Legge che intervenga sulla normativa
primaria. Ed è a questo che dobbiamo puntare, in un’azione di lobbing atta a ristabilire i valori in campo e cancellare le disparità di trattamento per operatori dello stesso settore, una discriminazione che il Regolamento Ivass n. 51 mette in evidenza falsando il mercato.
Ma la lettera del Presidente Demozzi, questa lettera chiara, ferma, inequivocabile, puntuale e perentoria contiene un messaggio implicito anche per gli agenti, per tutti noi: un messaggio di impegno, di vicinanza, uno sprone a tener duro per far valere i nostri diritti di professionisti, per rivendicare la nostra libertà imprenditoriale sapendo che lo Sna c’è, che non siamo soli in questa ennesima battaglia che siamo chiamati a sostenere a tutela del nostro ruolo e dei diritti anche e soprattutto dei nostri clienti. L’intera categoria sta attuando uno sciopero ad oltranza, sono migliaia le agenzie che espongono il manifesto con una scritta, anche questa, chiara, ferma, inequivocabile, puntuale e perentoria: ORA BASTA!
In questo stato di agitazione permanente, gli agenti, tutti noi, non ci atterremo né adempiremo ad alcuna norma o disposizione contenuta nel Regolamento Ivass n. 51, disattendendone in toto l’applicazione. Il "Preventinutile" lo rispediamo al mittente!
Questo deve essere il nostro obiettivo! Il Sindacato fornirà completa copertura politica ai colleghi che si attengono alle indicazioni di Sna e dei Gruppi Aziendali e che aderiranno alle iniziative di protesta presenti e future che verranno messe in campo nei prossimi giorni. Siamo certi che le prossime tappe dell’Identity Tour saranno foriere di novità.

Franco Domenico Staglianò

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