MILANO - Con una mail inviata a tutti gli iscritti al gruppo aziendale del Leone, motivata dalle molteplici richieste di aggiornamento ricevute circa la diatriba che li vede in conflitto con Vincenzo Cirasola, gli ex vicepresidenti Luca Capato, Stefano Maestri Accesi e gli altri due elettivi Carlo Bracci e Simone Ollanu, hanno voluto allargare il campo della comunicazione contattando direttamente i colleghi. Lo hanno fatto premettendo di non avere “alcuna intenzione di ostacolare le attività del Gruppo Agenti che devono proseguire per l’esigenza comune” confermando di essere “sempre a disposizione di chiunque voglia un confronto, così come comunicato singolarmente all’attuale segreteria del gruppo".
Tuttavia, insistono nel ritenere illegittima la votazione del Presidente Cirasola, frutto della presa d’atto del parere legale dell’avv. Jader Ritrovato, che già in premessa diceva di non ritenersi esaustivo. I quattro elettivi dichiarano di aver ricevuto tre pareri legali da diverse parti d’Italia che avvalorano la loro tesi e di aver voluto prendere in considerazione ed allegare alla mail indirizzata a tutti gli iscritti al Ga-Gi, quello che ritengono essere il più autorevole, redatto all'avv. Matteo Ambrosoli, docente dell'Università Statale di Milano. Il documento rileva una non corretta applicazione dello statuto e non ravvisa l’esistenza di quella novazione statutaria che, avallata nell’altro parere di parte esibito da Vincenzo Cirasola, gli ha consentito di partecipare alla terza votazione ed essere riconfermato alla presidenza del gruppo aziendale.
Il professor Ambrosoli conclude affermando che “la deliberazione e la proclamazione del dott. Cirasola quale Presidente del Ga-Gi è affetta da invalidità, per contrasto con le previsioni statutarie”. Ovviamente ci troviamo davanti a due autorevoli, legittimi e argomentati pareri di parte, i quali dovrebbero comunque essere raffrontati per dirimere una situazione molto complicata che sembra non trovare sbocchi.
Gli ex vicepresidenti hanno allegato alla mail indirizzata a tutti i colleghi anche il fitto carteggio intercorso con la Giunta Esecutiva nel quale si spiegano i motivi per i quali non hanno partecipato al Consiglio Direttivo del 21 luglio la cui convocazione avevano espressamente richiesto: il mancato inserimento nell’ordine del giorno della presentazione del parere legale dell’avv. Ambrosoli e la mancata convocazione di Marco Orsini, il rappresentante delle Marche eletto dai colleghi di zona dopo che gli stessi avevano sfiduciato il predecessore. Questo atteggiamento, a parere dei quattro elettivi, “ha nei fatti compromesso il diretto e democratico confronto”. Nonostante tutto rimane la volontà di collaborare costruttivamente a risolvere una situazione che, a loro avviso, sta segnando una “triste pagina della nostra associazione; se avessimo potuto affrontare ufficialmente, con trasparenza e serenità, i nostri punti in discussione nel Consiglio Direttivo” continuano nella loro mail “avremmo proposto di addivenire ad una soluzione condivisa, convergendo su un nome e su una persona riconosciuta da tutti, cosa che è e rimane il nostro fondamentale auspicio”.
La missiva si conclude con una sorta di ultimatum, ravvedendo nella fine del mese di agosto il termine ultimo per ricevere “dimostrazione scritta e soggettiva di una posizione democratica da parte dell’attuale Giunta” circa la discussa rielezione del Presidente Cirasola; in mancanza, “senza troppi proclami all’esterno” si ricorrerà agli strumenti più idonei per ristabilire una situazione di legalità “per il senso di giustizia che ci appartiene” concludono i quattro colleghi “nei confronti del nostro Ga-Gi cui siamo personalmente affezionati.”
Franco Domenico Staglianò