MILANO - Siamo arrivati al quarto capitolo di una storia che coinvolge il Gruppo aziendale storico del Leone alato; si paventava il redde rationem a fine agosto e sembra che redde rationem sia stato. Gli ex vicepresidenti Luca Capato e Stefano Maestri Accesi con i due elettivi Carlo Bracci e Simone Ollanu , hanno citato il Ga-Gi a comparire davanti al Tribunale di Treviso . La domanda, già affrontata da queste colonne, riguarda la controversa rielezione di Vincenzo Cirasola alla presidenza del Ga.Gi al termine del Congresso nazionale di Monopoli del 18 giugno 2022.
Nell'articolo pubblicato da Snachannel il 27 luglio us si faceva riferimento ad una lettera dei quattro elettivi di opposizione che si concludeva con una sorta di ultimatum. Veniva fissata la fine del mese di agosto quale termine ultimo per ricevere “dimostrazione scritta e soggettiva di una posizione democratica da parte dell'attuale Giunta” circa la rielezione del Presidente Cirasola. In mancanza, “senza troppi proclami all'esterno” i ricorrenti utilizzatori gli più idonei per ristabilire una situazione di legalità.
E il ricorso alle vie legali è davvero partito, con la notizia che arriva direttamente dalla Giunta Esecutiva del Gruppo Agenti Generali Italia: in una lettera indirizzata agli iscritti si fa notare che è la prima volta dal 1946, data di costituzione del Gruppo aziendale, che una controversia interna finisce davanti al giudice: ”Non ci spaventa l'azione giudiziaria in sé” sapere i componenti della Giunta, “fino a quando la maggioranza degli associati e del Consiglio Direttivo appoggerà questo presidente e la sua Giunta, noi continueremo a combattere in prima linea. In ogni modo - prosegue la lettera - siamo convinti che un'eventuale sentenza tecnica emanata dal Tribunale di Treviso non potrà mai sovvertire e avere lo stesso valore della sentenza politica espressa da Tribunale del 'popolo', ovvero il voto espresso a Monopoli nello scorso mese di giugno”.
Franco Domenico Staglianò