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Un momento dei lavori. Al centro Danilo Battaglia


MILANO MARITTIMA - Disagio e preoccupazione sono state le espressioni più utilizzate dagli iscritti che hanno fornito il proprio contributo di idee in occasione del 53° Congresso GAPC, dando vita a un dibattito intenso e di elevato spessore orientato a richiamare il diritto alla dignità professionale e alla imprenditorialità in un momento di particolare difficoltà dovuta alla migrazione dei portafogli agenziali in Generali e alla integrazione dei sistemi gestionali.
I tempi imposti dalla nuova mandante, concordano i colleghi provenienti dalla compagnia veronese, sono eccessivamente ristretti e costringono le agenzie coinvolte nel roll out, ovvero alla fase finale del processo di passaggio conseguente all’incorporazione di Cattolica nel Leone di Trieste a un tour de force insostenibile che sta stressando la filiale agenziale al limite delle sopportabilità e da taluni definito persino drammatico. Assunzioni, contabilità, sinistri presentano indici di criticità elevatissimi che costringono gli agenti interessati a sostenere costi straordinari sicuramente evitabili con tempistiche meno ravvicinate.
Soltanto nel mese di giugno sono previste decine di ore di formazione obbligatoria imposte dalla mandante che si sommano alla necessità di riemettere un numero elevatissimo di contratti e alla normale routine gestionale. Questo insieme di incombenze burocratiche, amministrative e formative ostacola gravemente l’attività commerciale degli agenti e delle sotto-reti, rendendo illusoria l’incentivazione economica collegata dalla compagnia alla nuova produzione. Ben altro sforzo economico è lecito attendersi dall’impresa per sostenere lo sforzo altrettanto straordinario preteso dalla rete agenziale.
Questo il clima di generale sofferenza che abbiamo vissuto nella due giorni di Milano Marittima, reso ancora più pesante dall’insieme di incertezze indotte dalla prospettiva imminente di finire sotto il brand di Genertel Spa che rimarrà comunque una compagnia diretta anche nel futuro scenario industriale di Generali.
In assenza per motivi di carattere personale dell’a.d. e direttore generale Samuele Marconcini, il compito di farsi carico del malessere di cui sono portatori i congressisti, di esprimere loro le necessarie rassicurazioni e di assumersi gli impegni indirizzati a superare la fase di emergenza trasformandola in percorso preliminare di un futuro rassicurante sul piano strategico, è spettato al direttore distribuzione e marketing Marco Lamola.
D’altro canto, il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi nel suo lungo e apprezzato intervento ha garantito il pieno appoggio ai colleghi GAPC ai quali ha peraltro riconosciuto, con soddisfazione, una grande vicinanza alle tesi sindacali soprattutto laddove esse puntano alla trasformazione dell’agente da intermediario delle compagnie a consulente indipendente del cliente.
Dopo l’elezione per acclamazione e all’unanimità di Danilo Battaglia, della sua squadra e degli organi statutari, il neo rieletto ha dichiarato in modo esplicito il proprio intendimento di “tutelare gli interessi degli iscritti e di elevare la redditività agenziale. Considero questa come una nuova sfida – ha aggiunto - che mi appresto ad affrontare insieme alla giunta e al Gruppo, con la consapevolezza, l’ambizione e l’orgoglio di chi conosce bene il mestiere dell’agente di assicurazione e nella convinzione che sapremo essere protagonisti anche nella galassia di Generali Italia”.
Roberto Bianchi

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