♦ Com’era prevedibile, durante l’intervento del Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi a chiusura della tappa fiorentina del Tour Identity 2023, sono emersi molti argomenti importanti dal punto di vista politico.
Il primo da rilevare è stato quello riguardante il rispetto del lavoro svolto dai colleghi che ogni giorno si espongono personalmente sul piano sindacale, a difesa dei diritti dell’intera categoria. A tale proposito Demozzi ha ricordato la battaglia portata avanti dal Sindacato e dal suo Esecutivo Nazionale tra il 2014 ed il 2015 a difesa del Fonage, che le compagnie davano per spacciato apostrofandolo come “un carrozzone da chiudere”. Furono momenti molto difficili per dimostrare il contrario anche agli esperti del Covip, difficili anche dal punto di vista emotivo, con tante notti passate in bianco a studiare le strategie giuste per non fallire, dovendo combattere non solo con l’Ania, ma purtroppo anche con alcuni dei nostri colleghi, che nel frattempo remavano contro e facevano l’occhiolino alle compagnie, le quali proponevano di spostare i versamenti presso i fondi pensione venduti dalle stesse.
A posteriori come sappiamo il Sindacato ne è uscito vincitore e magari gli stessi colleghi detrattori non hanno neppure avuto il garbo di ringraziare il Sindacato, per poi salire sul carro dei vincitori, auto referenziandosi di aver dato un contributo fondamentale per il suo salvataggio. Purtroppo, a volte non c’è veramente limite alla decenza! Demozzi ha concluso questa sua prima parte di intervento, ringraziando pubblicamente Francesco Libutti – presidente del Fondo Pensione – ritenendolo un eroe del Sindacato.
Quando ci occupiamo di politica sindacale però, dovremmo avere ben chiaro che si possono sostenere idee diverse dai colleghi, ma il dibattito deve rimanere al nostro interno e non va utilizzata la carta stampata per dare informazioni fuorvianti, che arrecano un danno enorme al lavoro di chi, lo ricordo, da volontario, difende in prima persona i nostri diritti. Le parole hanno sempre un valore e lo hanno ancora di più in certi momenti, per di più se messe per iscritto, perché non possano essere equivocate.
Un altro importante passaggio dell’intervento di Demozzi è stato quello con il quale ha esortato i colleghi affinché facciano attenzione a cosa sottoscrivono con le compagnie, perché mentre il mandato d’agenzia recepisce tutti gli istituti e i relativi articoli di tutela previsti dall’Accordo Nazionale Agenti, la trattativa di secondo livello come gli accordi commerciali di vendita del prodotto Rcauto per il tramite del canale diretto delle telefoniche, ci fanno perdere in un solo colpo tanti dei diritti acquisiti in anni di battaglie sindacali.
Anche in questo caso torna il tema dell’importanza delle singole scelte, soprattutto quando vanno a decremento dell’intera categoria. Nel tavolo del rinnovo dell’Ana 2003, ad esempio, la posizione del Sindacato si indebolisce perché le singole compagnie portano ad esempio le intese aziendali, ritenendo il Sindacato sollevato dalla trattazione del problema. Questo è avvenuto a proposito della proprietà industriale del dato, un argomento svuotato, visto che molti colleghi lo hanno consegnato di fatto in mano alle mandanti.
Ad una domanda poi di un collega se fosse arrivato il momento di una protesta di piazza, Demozzi al riguardo è stato molto prudente, perché i tempi sono cambiati ed oggi quando ipotizzi di organizzare uno sciopero, scendendo in strada, ti devi porre almeno tre domande: dove questo può essere autorizzato? Quanti colleghi aderiranno e saranno presenti con te a portare gli striscioni? Cosa otterrò dal Governo, rispetto alle rimostranze urlate durante lo sciopero? Non molto! Meglio allora lavorare, come fanno anche altre rappresentanze sindacali, preparandosi con argomenti documentati, per far valere nelle sedi governative appropriate le proprie idee e le proprie rivendicazioni. A tal riguardo, infatti, il Sindacato sta lavorando da anni per creare un rapporto sinergico con la politica nazionale, affinché che la stessa sia un nostro valido alleato proprio nelle aule di governo, organizzando molti incontri e promuovendo numerose interpellanze parlamentari e relativi disegni di legge.
È giusto ricordarlo perché qualche collega pensa che siano solo “momenti di mera visibilità mediatica, ha detto Demozzi, che a mio modesto parere sono comunque importanti per la promozione del Sindacato”.
Demozzi ha poi raccolto l’apprezzamento da parte dei colleghi che tenevano a ringraziarlo pubblicamente di persona per il suo operato e quello della sua squadra.
Infine, ha ribadito che anche sullo sciopero nazionale permanente riferito al Regolamento Ivass 51 obbliga gli agenti a utilizzare il Preventivass, il Sindacato non arretrerà dalla sua posizione di disobbedienza civile, dato che senza un intervento del legislatore, atto a modificare i numerosi aspetti controversi contenuti nella norma primaria, o in difetto di eventuali soluzioni negoziali individuate dalle parti, lo strumento ideato da Ivass non potrà essere concretamente utilizzato.
Andrea Pieri