♦ C’è un forte richiamo, nell’intervento di Claudio Demozzi all'88° Comitato Centrale sull'importanza della partecipazione attiva dei membri della comunità associativa. In particolare, attraverso la presenza nelle Assemblee provinciali, che sono in assoluto il primo spazio di confronto tra colleghi. La fabbrica delle idee e delle tesi, una fucina di proposte, una miniera di strategie e di risorse per la classe dirigente attuale e per quella del futuro. Il Presidente ha chiaramente evidenziato l'importanza della selezione e della formazione delle risorse che ci guideranno domani. Una scelta che va condotta con criteri in grado di individuare i colleghi più capaci, per preparazione e sensibilità.
L’appello rivolto da Demozzi ai Presidenti provinciali è preciso, capovolgere la relazione tra “i mezzi e i fini”, lavorando sulla consapevolezza del fine da raggiungere e stabilendo i mezzi per perseguirlo. L’intento è esplicito, appassionare e coinvolgere ognuno di noi nell’operosità e i valori di Sna concentrandoci sugli obiettivi che stiamo cercando di raggiungere, e dubitando di chi, percorrendo ogni scorciatoia possibile e senza avere una solida base di supporto e di esperienza a livello locale, tenti di aspirare a ricoprire incarichi nazionali. Ogni collega sconnesso da Sna non potrà mai comprendere a fondo le esigenze e le sfide della nostra collettività, correndo il rischio di riprodurre, paradossalmente, le negatività che cerchiamo di contrastare.
Nelle sedi Provinciali, da sempre, è raccontato il lavoro dello Sna, ed oggi avviene in modo più efficace e strategico e può forgiare il futuro della categoria e influenzare gli eventi che si verificheranno. Colleghi che hanno il coraggio di plasmare il futuro e combattono attivamente contro chi sta invece lasciando che le cose seguano il loro corso senza intervenire. E poi c’è la grande opportunità di acquisire nuove esperienze e conoscenze e sviluppare una rete di contatti professionale. Senza, non saremo in grado di aumentare la nostra capacità di far fronte ai cambiamenti e alle sfide di ogni giorno. Un irrinunciabile vantaggio per uscire dall’isolamento e prendere decisioni informate sulle scelte che riguardano la nostra vita professionale. Insomma, qualcosa a cui non si può rinunciare, che non può essere ceduto o abbandonato in alcun modo, altrimenti è una diserzione della democrazia.
Alessandro Ceccarelli